domenica 24 gennaio 2016

Curiosità su qualche composto del mercurio...

Per continuare con quanto accennato al post precedente, presento qui qualche curiosità sui principali composti del mercurio.

L’ossido di mercurio è il più importante composto ossigenato di Hg: si presenta come una polvere di colore gialla o un solido cristallino amorfo di colore rosso. Per la sua capacità di reagire con gli acidi e formare sali, è descritto come un ossido basico. Si decompone termicamente in mercurio e ossigeno:

2HgO 2Hg + O2

La reazione fu ampiamente descritta da Joseph Priestley nel 1774. 

Le osservazioni su di essa, formulate dall'eccentrico chierico inglese, furono riprese e sviluppate da Antoine Laurent Lavoisier, che preparava in questo modo l’ossigeno per i suoi esperimenti.
Lavoisier mostra la decomposizione dell'ossido di mercurio.

In opportune condizioni, l’ossido di mercurio agisce come ossidante, formando mercurio metallico. Ad esempio, gli idrazoni sono ossidati a diazoalcani:

R2C=N-NH2 + HgO  R2C=N+=N- + H2O + Hg

Io alle prese con l'ossidazione di un idrazone per la sintesi di un diazoalcano.
Foto del dr. Thomas Scattolin, al termine delle operazioni di laboratorio:
sono senza camice e guanti perché me ne stavo andando a casa...
Il fulminato di mercurio è il sale di mercurio dell'acido fulminico: già il nome evidenzia l'instabilità del composto, usato come esplosivo da innesco. Scoperto da Howard alla fine del Settecento, fu studiato da Liebig ancora giovane. Un'esplosione, accaduta nel corso degli esperimenti condotti a casa sua, gli costò l'espulsione dal Ginnasio - ma questo non gli impedì di diventare in seguito un grande chimico.

Il carbonaro Felice Orsini, con altri congiurati (tra i quali il conte bellunese Carlo di Rudio), tentò di usarlo nel celebre attentato a Napoleone III (14 gennaio 1858). L'imperatore ne uscì illeso e con lui l'imperatrice Eugenia: morirono tuttavia dodici persone e altre centocinquantasei rimasero ferite. 
L'attentato a Napoleone III in una stampa del tempo.
Il mercurio reagisce con gli alogeni per formare composti in due diversi stati di ossidazione: +1, di formula generale Hg2X2, e +2, di formula generale HgX2.

Il cloruro mercuroso, Hg2Cl2, o calomelano, è un sale usato tuttora nella costruzione di elettrodi di riferimento a potenziale costante.


Il cloruro mercurico, o sublimato corrosivo, si presenta come un sale di colore bianco: era usato in soluzione diluitissima come disinfettante per uso esterno.

In chimica analitica il mercurio è un elemento importante in quanto rientra nella composizione del reattivo di Nassler per la ricerca dell’ammoniaca in soluzione acquosa, anche in concentrazioni molto basse.
Il reattivo di Nessler è costituito da una soluzione di tetraioduromercurato di potassio K2HgI4 che, in ambiente basico, reagendo con l'ammoniaca, forma un complesso (ioduro di ossoamidodimercurio OHg2NH2I), il quale fa virare il colore della soluzione dal giallo al giallo-arancio secondo la seguente reazione:

2 K2HgI4 + NH4OH + 3 KOH  [OHg2NH2]I + 7 KI + 3 H2O

Se la concentrazione di ammoniaca è sufficientemente alta, col passare del tempo la soluzione floccula e precipita.

Il tetratiocianocobaltato di mercurio Hg[Co(SCN)4] è usato come riferimento nelle misure di magnetismo sui composti di coordinazione.
  
Il mercurio è un metallo contaminante dei suoli, della catena alimentare e dell’atmosfera. GMOS (Global Mercury Observation System) è un progetto mondiale per studiare l’inquinamento da mercurio, costituito da quaranta siti fissi (uno sulle Dolomiti), postazioni off-shore, campagne oceanografiche e piattaforme aeree in grado di monitorare in tempo reale l’andamento e le dinamiche di questo inquinante e la sua distribuzione sul pianeta, fornendo i dati necessari a orientare le politiche ambientali mondiali.

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