martedì 7 giugno 2016

MONTAGNE, ROCCE, MINERALI

Avendo realizzato che alla mia amata Catalisi non potrò più dedicarmi, per lo meno in modo pratico (la piccola impresa non fa ricerca in quest'ambito e per tornare in università non ho i... "numeri", diciamo così), ho cercato di volgere i miei interessi altrove. 
Una via interessante e percorribile mi è stata offerta da un'occasione che ho cercato di cogliere: una supplenza come insegnante di scienze naturali in un liceo. 


Per i miei alunni ho dovuto ripassare vecchie nozioni di mineralogia e petrografia (quanto mi pento di aver ceduto a suo tempo il mio "Bosellini") e rispolverare i campioni che tanto mi affascinavano da ragazzo e che tornano a meravigliarmi, in modo nuovo e diverso, oggi. Ecco qualche foto.


Un primo omaggio lo devo alle Dolomiti, visto che sono nato ai loro piedi e abito presso le loro porte. Questa foto è stata da me scattata il 28 dicembre 2015, dalla cima del Monte Serva, a Nord di Belluno, la mia città natale. Da là si possono ammirare le cime dolomitiche di Civetta, Pelmo, Tofana e Antelao oltre che toccare la S'ciara con un dito (foto sotto).


Intanto vi presento Nicola (dott. Pintòn, chimico industriale), mio compagno di viaggio in questa scarpinata dai risvolti avventurosi (grazie al mio ginocchio destro e alla sua artrosi).


Qualche anno fa mi sono divertito ad esplorare le vecchie miniere nelle valli dell'Agordino: vi dissi di Vallalta parlando del mercurio (foto sotto) e vi dirò di Valle Imperina e del Fursil, dalle quali si estraevano rame e ferro, rispettivamente.


Nonostante abbia di fronte a me il più bel libro aperto sul Triassico, mi sono interessato anche di altre zone d'Italia e del mondo, cercando di procurarmi qualche frammento di terre lontane. Lo stesso Nicola mi ha donato a suo tempo un campione di zolfo proveniente dall'Indonesia, che fa bella mostra di sé nel mio studio accanto a due campioni provenienti da Agrigento.


Ecco invece un campione di muscovite dal Gran Paradiso: trattasi di un fillosilicato (mica bianca), usato un tempo come dielettrico nei condensatori.


Per inquadrare meglio la complessa classificazione dei silicati, basati sulla diversa ripetizione di un'unità tetraedrica, ecco uno schema utile ripreso dal web:


La foto ingrandita di un frammento lavico di Stromboli ci permette di osservare i vari minerali che compongono questa roccia magmatica effusiva.


Ecco una bella tabella dal web, che offro al lettore per tentare una classificazione:


Altri campioni che possiedo affascinano per la bellezza dei cristalli, come questo classico quarzo:


Facendo su e giù per le scale per portare le varie scatole di minerali nella stanza ora assegnata loro, ho scorto alcune ammoniti fossilizzate nel marmo dei gradini e ho scattato qualche foto. Eccovene una a titolo di esempio, che va ad accompagnare qualche fossile della mia collezione:


La mia passione per rocce e minerali ha contagiato anche qualche discepolo, che pure in trasferta si ricorda delle stramberie del suo strampalato (ormai ex) professore. Chiudere la rassegna con lo scorcio di una bacheca del Museo di Storia Naturale di Vienna mi pare una bella cosa: per voi che ammirate, per me che scrivo e per chi ha scattato la foto (grazie, L.). 


La mia esposizione non sarà così lussuosa, ma non ho la presunzione (né l'ambizione) di voler disporre di mezza Europa ai miei piedi. Alla prossima con una foto d'ensemble! mc




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