giovedì 5 ottobre 2017

Ci sono premi e ... premi.

Mercoledì 4 ottobre è stato dato l'annuncio dei nomi dei vincitori del Premio Nobel per la Chimica di quest'anno: Dubochet, Frank e Henderson

Si è deciso di premiare ancora una volta il contributo che la Chimica dà allo studio delle biomolecole, alla base della vita nella sua materialità. 

I tre scienziati, infatti, e i gruppi di ricerca da loro coordinati hanno perfezionato la crio-microscopia elettronica, "un nuovo metodo per visualizzare le molecole della vita" - metodo che opera a basse temperature.


L'unico crio-microscopio elettronico sul suolo italiano si trova a Milano, presso i laboratori dell'Università Statale: molti giornali, oggi, hanno dato più risalto a questo dato anziché alle figure dei tre premiati, che si divideranno equamente la modica somma di 9.000.000 corone svedesi (più o meno 950 mila euro). 

Dei tre, mi ha colpito la biografia di Dubochet e il modo in cui racconta il suo curriculum vitae. Egli si presenta quale "figlio di genitori ottimisti" e "primo dislessico ufficiale del cantone di Vaud": potete leggerlo integralmente QUI.

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