Il cromo è un elemento, appartenente alla prima serie dei metalli
di transizione, il cui nome proviene da un termine greco che significa colore.
I suoi composti sono variamente colorati: basti pensare al bicromato di potassio arancione, ai cromati di colore giallo, ai sali come il cloruro e il solfato dal colore verde, etc.
I suoi composti sono variamente colorati: basti pensare al bicromato di potassio arancione, ai cromati di colore giallo, ai sali come il cloruro e il solfato dal colore verde, etc.
(Composti del cromo in soluzione - dal web) |
Fu scoperto nel 1798 da Nicholas Vauquelin trattando il minerale
crocoite con acido cloridrico e poi riducendo il prodotto ottenuto con carbone.
Oggi il cromo e i suoi sali si ricavano dalla cromite, minerale relativamente abbondante nella crosta terrestre.
Il primo trattamento che essa subisce consiste in un’ossidazione con aria e in ambiente basico (NaOH) per trasformare tutto il cromo in cromato di sodio giallo e permettere in questo modo la separazione dal ferro, presente nella cromite sotto forma di ossido, mediante liscivazione.
L’ossido di ferro precipita mentre il cromato di sodio passa in soluzione: si filtra e si ha la totale separazione dei due composti formatisi in soluzione acquosa.
Il primo trattamento che essa subisce consiste in un’ossidazione con aria e in ambiente basico (NaOH) per trasformare tutto il cromo in cromato di sodio giallo e permettere in questo modo la separazione dal ferro, presente nella cromite sotto forma di ossido, mediante liscivazione.
L’ossido di ferro precipita mentre il cromato di sodio passa in soluzione: si filtra e si ha la totale separazione dei due composti formatisi in soluzione acquosa.
La soluzione di cromato (di colore giallo) viene concentrata e
acidificata con acido solforico per formare il bicromato (di colore arancione):
2CrO42- + 2H+
→ Cr2O72-
+ H2O
Aggiungendo una base (come l’idrossido di sodio) dal bicromato si
riforma il cromato, come avevamo potuto appurare i miei compagni ed io in
un’esperienza carina effettuata durante il laboratorio di chimica generale al
primo anno di università.
Ottenuto il bicromato, questo viene ridotto a solfato di cromo
mediante aggiunta di un composto opportuno (solfito, bisolfito o iposolfito di
sodio): infatti, nella concia delle pelli il cromo viene aggiunto in forma di
sale trivalente.
I primi brevetti (Knapp, 1861) prevedevano l’uso di cloruro di
cromo sostituito poi dal solfato di cromo.
Per ottenere il solfato di cromo dalla soluzione di bicromato,
acida per acido solforico, si può aggiungere uno dei sali sopra ricordati, ad
esempio il solfito di sodio:
Na2Cr2O7
+ Na2SO3 + H2SO4 → Cr2(SO4)3 + Na2SO4
+ H2O
Il cromo esavalente si riduce a cromo trivalente, mentre lo zolfo
del solfito passa dallo stato di ossidazione +4 allo stato di ossidazione +6
del solfato.
Questo corrisponde a un vistoso cambiamento di colore, con un
viraggio dall’arancione al verde, come è possibile osservare nel filmato sotto da me realizzato.
... notate le campane a morto: ci ricordano che Cr (VI) è cancerogeno. Ricorderete sicuramente Erin Brockovich (alla vicenda della quale fu dedicato un film con Julia Roberts, nel 2000), che nei primi anni Novanta fece causa a due aziende, poi riconosciute colpevoli di aver inquinato per oltre 30 anni le acque della città di Hinkley (California) e condannate a risarcire i residenti.
Inchieste simili sono state condotte anche da giornalisti locali sui mali di casa nostra: basta fare una breve ricerca in internet per trovare qualche risultato e perciò non mi dilungo.