Questa sera ho suggellato il mio piccolo ciclo di lezioni all'UAA di Belluno, "Intorno alla chimica del vivente".
Dopo aver individuato sulla tavola periodica gli elementi di maggior interesse biologico, a lezione abbiamo considerato come essi si combinino per formare le biomolecole e, in un crescendo di complessità e di ordine, le substrutture cellulari e le cellule.
La cellula è l'unità costitutiva dei viventi: esistono organismi unicellulari e organismi pluricellulari differenziati (nei quali le cellule si specializzano e si organizzano in tessuti, organi, apparati e sistemi).
Gli acidi nucleici, dei quali ricorre quest'anno il centocinquantenario della scoperta da parte di Miescher, costituiscono quello che potremmo definire il manuale di istruzioni di un vivente. Il DNA trasmette l'informazione genetica di generazione in generazione e indirizza la sintesi delle proteine attraverso l'RNA.
Tra le proteine, gli enzimi (QUI) governano le reazioni chimiche nelle cellule e svolgono la loro azione con il supporto di cofattori che derivano dalle vitamine o di particolari ioni metallici.
Tra le vitamine, ho portato l'esempio della vitamina B12 (QUI), gli studi sulla quale tanto hanno dato al progresso della Chimica Organica e della Chimica teorica.
L'emozione più bella: l'ho provata nella parte finale della lezione, quando in un crescendo ho potuto raccontare liberamente di Robert Woodward e del suo immenso genio di chimico organico sintetico; di Roald Hoffmann e della sua vicenda umana; infine, quando, giunto agli accordi finali, ho mostrato la complessità della molecola della cianocobalammina di fronte alla quale il pubblico è rimasto in silenzio. Si aspettava che oltre tanta straordinaria bellezza la storia continuasse: ma non eravamo attrezzati per proseguire il cammino.
Alla prossima! MC