Verona, magnifica città veneta sulle rive dell'Adige, è stata il luogo ove recentemente ho vissuto una giornata diversa dal solito.
Verona, la città dove Shakespeare ha ambientato Romeo and Juliet: e la targa su un portone ricorda la triste vicenda dei due innamorati.
Nel cortile interno, ecco quello che vorrebbe essere stato il balcone di Giulietta...
...almeno secondo le intenzioni di chi accontenta sogni e desideri di coppie di innamorati che non mancano di lasciar traccia del loro passaggio.
L'impronta medievale della città si nota in molti dettagli architettonici e urbanistici, come i muri di cinta merlettati...
... o certi strumenti che parrebbero vecchi mezzi per amministrare la giustizia pubblica. In effetti, la Berlina di piazza delle Erbe è servita anche a questo, ma in realtà la catena con l'anello in ferro è uno strumento di misura atto a determinare la fassina (fascio di legname).
Sulle colonne sono scolpite come scanalature altre unità di lunghezza: la pertega (abbreviata in per), il bras (braccio) e il passus (passo). Anche sul basamento si osservano le unità del copo (tegola) e del quarel (mattone).
In piazza dei Signori troneggia la statua di Dante (e su di lui un immancabile piccione), che a Verona fu ospite di Cangrande della Scala, condottiero al quale il Poeta dedicò il Paradiso.
Dietro a Dante, sopra un arco, troneggia la statua di Girolamo Fracastoro, il medico veronese che per primo capì che le malattie infettive sono causate da germi da lui chiamati seminaria morborum, trasmissibili da un individuo infetto a un individuo suscettibile.
Diede il nome alla sifilide scrivendo un poemetto in versi latini dedicato a Sifilo, condannato da Apollo a morire ricoperto di pustole e di piaghe.
Immancabile una visita all'Arena, tempio della lirica e dei grandi spettacoli.
Nessun dorma... un omaggio scaligero a Puccini, in questo giorno che ne ricorda il centenario dalla morte, mi pare d'obbligo.
Stasera è in onda su Rai 5. Intanto arrivano il freddo, la neve e anche il Natale. E la vita scorre, come l'acqua dell'Adige o come un calice di Amarone: ogni sorso, un verso di una poesia fatta vino. E che vino! Che poesia!
Buon fine settimana!
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