martedì 31 maggio 2022

Storia di un'edicola votiva


Nel tardo pomeriggio del 31 maggio 2003, il parroco del paese dove abito ha benedetto questa piccola edicola, ricavata da un vecchio citofono incastonato nel muro a sassi che delimita la proprietà. 

Il citofono fu vandalizzato da ragazzini senz'arte che si divertirono a farlo saltare con i petardi. Qualche anno dopo, ottenuto il permesso dal nonno - che pur sempre amava sentirsi importante nel suo ruolo di paròn - decisi di eliminare le parti elettriche e di adattare la nicchia; Mario, un paesano dalle mani d'oro e dalla grande esperienza nella lavorazione del ferro battuto, elaborò un cancelletto adatto al piccolo spazio. 

La statua della Beata Vergine fu acquistata a Vittorio Veneto (diocesi da cui è originaria la famiglia di mia mamma), nel negozio di articoli sacri innanzi al seminario. 

Una semplice preghiera, elevata al calar del sole, ha aperto alla venerazione dei fedeli questo segno, visibile lungo la via che dal paese conduce al camposanto.


Anni dopo seppi che al mattino dello stesso giorno, in Rwanda, veniva consacrato il grande Santuario dedicato alla Madonna di Kibeho, con il suo invito a conversione, penitenza, preghiera e meditazione della Passione di Cristo, esteso dall'Africa al mondo intero. 

La Chiesa cattolica ha riconosciuto come autentiche le apparizioni mariane avvenute a partire dal 28 novembre 1981, proprio in quel luogo che sarebbe divenuto teatro di terribili massacri durante gli anni Novanta, predetti dalle veggenti: "un fiume di sangue, persone che si uccidevano a vicenda, cadaveri abbandonati senza che nessuno si curasse di seppellirli, un abisso spalancato, un mostro spaventoso, teste mozzate".

Ivi, la Beata Vergine è venerata con il titolo di Nostra Signora dei Dolori: la ricorrenza cade il 28 novembre, data della prima apparizione. Proprio alla Madonna Addolorata ho dedicato la prima tesi che ho scritto e discusso nel settembre 2006 - quando ancora ero più devoto e affascinato da altro tipo di studi, rispetto a quelli ai quali mi dedico adesso

"La Beata Vergine Addolorata tra teologia, devozione e liturgia": questo è il titolo del lavoro, di cui conservo due copie (e una terza è presso la biblioteca del Seminario Gregoriano di Belluno, non consultabile dal pubblico per mia espressa volontà). 

Dei tre sacerdoti che presiedettero la discussione, ne è ancora vivo solamente uno, don Giacomo (il relatore della mia tesi, fra l'altro). Don Giovanni e don Francesco sono mancati lo scorso anno: il primo a causa del Covid, il secondo di un cancro al pancreas.


Quando corpus morietur
fac ut animae donetur
Paradisi gloria. Amen.

(G. B. Pergolesi, Stabat Mater)

lunedì 30 maggio 2022

La "malattia" di Pasternak

 «E' una malattia di questi ultimi tempi. Credo che le cause siano d'origine morale. Alla gran maggioranza di noi si richiede un'ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un'invenzione. La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all'infinito.»

Boris Pasternak 

n. 10 febbraio 1890

m. 30 maggio 1960

domenica 29 maggio 2022

Dove sono i grandi maestri ???


In questo video possiamo ascoltare il terzo movimento della dodicesima sinfonia per archi, in Sol minore, scritta duecento anni fa da Felix Mendelssohn (1809-1847) appena adolescente, affascinato dalle polifonie bachiane (ma anche haendeliane, come emerge da un attento ascolto di questa pagina) che studiava sotto la guida di Carl Zelter (1758-1832), suo maestro.

Quello che rimpiango è proprio questo: di non aver mai avuto un vero Maestro - non tanto di musica, che pur mi interessava da giovane e ora non più (come ho ribadito anche in tempi non troppo recenti in faccia a una di quelle vecchie sceme, ancora circolanti purtroppo, che da ragazzo non perdevano occasione per vomitare addosso a me tutta la loro bile per i miei interessi artistici), quanto piuttosto una persona che mi ispirasse per la vita

Ho incontrato invece tante persone che mi hanno demolito, irriso, infangato, a cominciare da chi mi ha messo al mondo, con immediate pertinenze; e proseguendo con certi "insegnanti" (non tutti, sia ben chiaro) che mi hanno davvero "in-signato" l'anima, sfregiandola; e certi altri "educatori" che avrebbero preferito ex-ducere le mie interiora piuttosto che promuovermi come persona, facendo emergere quanto di buono poteva esserci - come qualcosa di buono è seminato in ciascun uomo, ma pochi hanno la fortuna di vederlo germogliare, maturare e di goderne i frutti.

Nel contesto sociale dove mio malgrado sono nato e ho avuto la disgrazia di rimanere a vivere (fatta salva un'ampia e tutto sommato felice parentesi per gli studi universitari), talenti, interessi, creatività ed amore per la vita vanno subito estirpati, fin dalla più tenera età: altrimenti non si diventa adulti frustrati da governare facilmente, da ricattare per un tozzo di pane, da costringere al matrimonio in chiesa e alla procreazione secondo i dettami della morale sociale vigente; non si diventa bravi ed obbedienti soldatini da imprigionare in un'uniforme e mandare al macello per i sacri doveri; o solerti volontari che sopperiscono alle istituzioni nel provvedere a certi servizi che un tempo competevano a figure assunte e stipendiate - oggi non più.

Non c'è spazio, in questo piccolo mondo antico, per i grandi maestri e i loro allievi eccellenti. Resta lo spazio per la solitudine, unica consolazione dell'anima; resta (sempre meno) spazio per la natura, unica sincera amica; resta spazio per quel silenzio che pian piano rende sordi alle lusinghe del mondo e indifferenti alle velenose critiche gratuite e alle malelingue pronunciate da labbra ancora gocciolanti di sperma, da bocche di persone inginocchiate per ricevere facili assoluzioni e subito pronte a ricominciare con calunnie, spergiuri e pom...


Ma la santa morale, con la complicità del diritto, ha chiuso da tempo quelle case in cui queste degne persone potevano trovare il luogo ideale per vivere, prosperare e pontificare per gli altri. A pagamento, certo; magari corrispondendo pure le tasse, come accade altrove. E allora via, meglio le piazze e i comizi, dove si pontifica gratis; o gli amboni, i pulpiti, le cattedre e tra poco anche gli altari. Tanto, qualcuno ha detto da tempo che Dio è morto

Secondo me si è solo nascosto per la vergogna di aver creato un siffatto essere, a sua immagine e somiglianza, ma capace di tanta cattiveria. E intanto, tra le navate, in questi giorni, salirà in canto l'invocazione: manda il tuo Spirito a rinnovare la Terra

A questo punto, se ne avesse il coraggio, potrebbe venire anche Lui in persona a risistemare un po' di cose che non vanno. Non soltanto la guerra in Ucraina che si alterna, nei palinsesti, ai talk show e ai cartoni animati; anche le altre guerre di cui non si dice; soprattutto quelle che si combattono quotidianamente in casa, nei rioni, nei luoghi di lavoro e chissà ancora dove - incessabili conflitti che rendono per molti l'esistenza un peso e la sua fine una catarsi. 

Non c'è spazio, in questo piccolo mondo antico, per i grandi maestri e i loro allievi eccellenti. L'ho detto sopra: e tra i maestri, non c'è spazio nemmeno per il Maestro, che di allievi eccellenti oggi non ne ha più. Magari ne resta qualcuno, ma tutti rimandati agli esami di riparazione con il debito formativo. E qualcuno ancora sa già che sarà misericordiosamente bocciato e dovrà giustamente ripetere. 

Forse anche per questo, quella figura di cui avrei avuto bisogno un tempo non l'ho mai incontrata: quindi, non mi resta che guardarmi intorno ed esprimere sincera gratitudine per quel po' di bene che alla fine ho ricevuto da tanti compagni di sventura che hanno condiviso una sorte non tanto dissimile dalla mia. Demoliti, irrisi, infangati. E soli, nella natura e nel silenzio.

sabato 28 maggio 2022

Rose in giardino e spine nell'anima

Maggio, mese dei fiori e delle rose - che sbocciano e rallegrano la vista, l'olfatto e anche tutto il resto se unite al silenzio rotto solamente dal melos degli uccelli. 

Peccato per spiacevoli ricordi che ogni tanto rispuntano a turbare i miei pensieri: ricordi di persone, conosciute in tempi lontani e tristi, che hanno approfittato della loro posizione per fare del male a chi - come me - non poteva altro che subirne la cattiveria e le frustrazioni. 

Mi ripeto spesso: bisogna non essere come loro. Non accettare il male, non fare il male, non trincerarsi dietro alla falsità e alla ipocrisia in giacca e cravatta - oppure in tailleur adornato di collane e pendagli ad elefante - di chi va a teatro e recita la parte del pio padre di famiglia - o della devota sposa e madre - e continua a recitare tutti i giorni, ogni ora e ogni minuto, pure in camera da letto, vestendo il costume dei sacerdoti dell'ideologia borghese e nascondendo sotto quei paramenti, negli abissi dell'anima, la mediocrità di un'esistenza vissuta all'insegna della menzogna, annegata negli adulteri e nei tradimenti, nei desideri repressi e nei successi mai conseguiti, nella volontà castigata dalla buona famiglia, dal matrimonio col vestito bianco e dal mito del posto fisso statale con tanto di benedizione.

Scusate, cari lettori, ma a tutto ciò preferisco la Natura che si veste a festa per salutare la bella stagione: di verde e di rosso, di rosa e di giallo; e alla noia della musica e dei concerti preferisco il canto del merlo e talvolta il gracidare delle rane - il cui ascolto mi risolleva dall'aver ingoiato inutili e indigesti rospi in ossequio a una morale ormai malata terminale, a cui sarà negata anche l'unzione degli infermi.








Buona domenica!

martedì 24 maggio 2022

Il valzer dei fiori...


Nel video, Leopold Stokowski dirige il Valzer dei fiori - dal balletto "Lo schiaccianoci" di Tchaikovskij - e Walt Disney, in Fantasia, vi fa danzare le fate nel bosco, mentre colorano foglie e petali con i colori delle varie stagioni.


Ora sto apprezzando i colori della tarda primavera: il rosa e il bianco...


... le sfumature di verde ...


... le tinte delle azalee ...


... il viola del glicine ...


... e la digitale, con la sua spiga di fiori a dito di guanto.


La natura ha scelto altri suoni per accompagnare il divenire; non quelli galanti e salottieri di un valzer, ma più gentili e virtuosi, quali il canto del merlo, dell'usignolo, del cuculo e il frinire dei grilli - la sera. E il silenzio. 

lunedì 23 maggio 2022

Riassunto per la verifica...

Ormai la fine dell'anno scolastico si fa sentire, la stanchezza è tanta e il caldo non aiuta certamente a concentrarsi sulle ultime - e sudate - fatiche. In più, con la disattesa speranza di essere seguito fino alla fine, ho lasciato per le lezioni conclusive uno degli argomenti più vasti e affascinanti ai quali si possa accennare: il sistema nervoso.

In un individuo del genere Homo, il sistema nervoso si sviluppa a partire dall'ectoderma ed è formato da un tessuto altamente specializzato per ricevere stimoli, trasmettere segnali ed elaborare le risposte. 

Esso è organizzato in più livelli, che a titolo esemplificativo distinguo in:

  • Sistema nervoso centrale, comprendente l'encefalo e il midollo spinale, protetto dalle meningi;
  • Sistema nervoso periferico, comprendente i nervi del sistema nervoso somatico (12 paia di nervi cranici e 31 paia di nervi spinali) e i circuiti del sistema nervoso autonomo (simpatico, parasimpatico ed enterico).


La parte più ampia delle lezioni è dedicata all'encefalo, contenuto nella scatola cranica (donde il nome, da un termine greco che significa nella testa) e suddiviso in cervello, cervelletto e tronco cerebrale.

Soffermiamoci sul cervello e lasciamo la parola a Rita Levi Montalcini (1909-2012), che ha dedicato la sua vita allo studio di quest'organo straordinario. 

"Quello che molti ignorano è che il nostro cervello è fatto di due cervelli

  • Un cervello arcaico, limbico, localizzato nell'ippocampo, che non si è praticamente evoluto da tre milioni di anni a oggi, e non differisce molto tra l'Homo sapiens e i mammiferi inferiori. Un cervello piccolo, ma che possiede una forza straordinaria. Controlla tutte quelle che sono le emozioni. Ha salvato l'Australopiteco quando è sceso dagli alberi, permettendogli di fare fronte alla ferocia dell'ambiente e degli aggressori. 
  • L'altro cervello è quello cognitivo, molto più giovane. E' nato con il linguaggio e in 150 mila anni ha vissuto uno sviluppo straordinario, specialmente grazie alla cultura."

Il cervello limbico, "sede" delle emozioni, comprende diverse strutture: a lezione ricordo l'amigdala e l'ippocampo, coinvolte nella memoria.

Il cervello cognitivo:

  • è distribuito nei due emisferi (destro e sinistro), ciascuno suddiviso in quattro lobi (frontale, parietale, occipitale, temporale);
  • raccoglie le informazioni sensoriali e le distribuisce alle aree di associazione sulla corteccia
  • origina i movimenti volontari.
Ciascuno dei due emisferi è collegato con l'altro dalle fibre nervose del corpo calloso; le strutture del talamo distribuiscono il flusso di informazioni alle varie aree della corteccia e da queste agli organi effettori (muscoli e ghiandole).


Sotto il talamo, ha sede l'ipotalamo, il centro di monitoraggio del mondo interno dell'organismo: un vero e proprio laboratorio accreditato ad analizzare continuamente la composizione dei liquidi corporei, l'idratazione, il livello di ossigeno, la concentrazione dei sali, la glicemia e altri parametri vitali.

L'ipotalamo integra il sistema nervoso e il sistema endocrino: esso stesso produce alcuni ormoni, come l'ADH e l'oxitocina, che rilascia nel sangue attraverso il lobo posteriore dell'ipofisi, ghiandola alla quale è direttamente collegato attraverso il peduncolo ipofisario. Altri ormoni prodotti dall'ipotalamo agiscono come fattori di rilascio sulle cellule secretrici del lobo anteriore dell'ipofisi.


L'ipofisi anteriore, di cui avevo detto QUI, produce molti ormoni di natura proteica che svolgono diverse funzioni:
  • l'ormone della crescita (GH) controlla l'accrescimento somatico (ormone somatotropo);
  • gli ormoni tropici controllano il funzionamento di altre ghiandole: tiroide (TSH), corteccia surrenale (ACTH), gonadi (LH e FSH), ghiandole mammarie (Prolattina), melanociti (MSH).

Considerando il sistema simpatico, ricordo brevissimamente che esso si attiva nelle emergenze e dispone l'individuo a combattere o a scappare di fronte a un pericolo: fight or fly
Il midollo delle ghiandole surrenali, connesso direttamente al sistema simpatico, produce e rilascia adrenalina, che:
  • aumenta la frequenza cardiaca;
  • aumenta la frequenza respiratoria;
  • aumenta il diametro dei bronchi;
  • aumenta la pressione arteriosa;
  • aumenta la glicemia;
  • aumenta il diametro della pupilla (midriasi);
  • stimola lo svuotamento della vescica e del colon. Ecco perché uno se la fa addosso dalla paura!

Stavolta trovo interessante cedere alla tentazione musicale, poiché all'adrenalina e a qualche suo effetto hanno dedicato anche un paio di canzoni:


Giuni Russo e Donatella Rettore - 1987


Finley - 2007

sabato 21 maggio 2022

Birmingham...

Birmingham, città dell'Inghilterra a 180 chilometri da Londra, è bagnata da piccoli fiumiciattoli ed è alimentata da un acquedotto che porta l'acqua dal Galles, a un centinaio di chilometri di distanza.

Divenne un distretto industriale con la Prima rivoluzione industriale, sede di piccole imprese e officine; nel 1746 vi fu impiantato il primo impianto per produrre acido solforico con le camere di piombo, secondo un metodo sviluppato da John Roebuck (1718-1794). 

Roebuck, un autodidatta con il senso per gli affari, osservò che il piombo non è attaccato dall’acido solforico e sostituì le fragili storte di vetro utilizzate in precedenza dagli speziali con delle “camere di piombo”, stanze in muratura foderate da lastre del pesante metallo.

Attraverso un'apertura richiudibile ermeticamente, una miscela di zolfo e salnitro, posta in un recipiente apposito, era introdotta nella camera e accesa. Terminata la combustione, si riapriva lo sportello per far uscire i gas non reagiti e introdurre aria fresca. L’operazione era ripetuta molte volte al fine di aumentare la concentrazione dell’acido solforico nell’acqua posta sul pavimento della camera. 

Si otteneva così in grandi quantità il "vetriolo inglese”, ma si continuava a perdere l’azoto del costoso salnitro sotto forma di ossidi di azoto, rilasciati in atmosfera assieme agli ossidi di zolfo non assorbiti come acido. Ciò provocò i primi fenomeni di inquinamento industriale e le prime contestazioni ambientaliste degli abitanti e dei contadini i cui campi e abitazioni si trovavano vicino agli stabilimenti. Il problema sarà risolto anni dopo con miglioramenti del processo - oggi soppiantato in toto dal metodo catalitico per contatto.

Gli ossidi di zolfo e di azoto furono oggetto delle osservazioni e degli esperimenti di Joseph Priestley (1733-1804), chierico eterodosso e grande chimico sperimentale

Il suo soggiorno a Birmingham tra il 1780 e il 1791 fu uno dei periodi più attivi della sua vita, quando fu membro della Lunar Society e collaboratore di altri uomini influenti nelle West Midlands, come Erasmus Darwin, Matthew Boulton, James Watt, il dottor Whitering e Josiah Wedgwood - il fabbricante di porcellane.. 

Nel 1791 fu costretto a lasciare Birmingham a causa delle rivolte che culminarono nel rogo della sua casa. Pochi anni dopo, nel 1794, lasciò l'Inghilterra per gli Stati Uniti dove trascorse il resto della sua vita - di cui ho detto altrove in questo blog.

I giacimenti di ferro e di carbone della zona hanno permesso, fin dagli albori della Rivoluzione industriale, la nascita e lo sviluppo dell'industria siderurgica e metallurgica, che produceva scatole metalliche, mezzi di trasporto (treni, locomotive, rotaie, automobili come la celebre Jaguar, aereoplani, biciclette), armi leggere, etc.

Hiatt and Company di Birmingham fu fondata da un certo signor Hiat nel 1780 e Thomas Griffin Hiatt appare nell'elenco commerciale di Birmingham nel 1818 come produttore di ferri da stiro, serrature per cancelli, manette, collari per cavalli e cani. La compagnia rimase al 26 di Malthouse Lane fino a quando gli edifici furono distrutti dai bombardamenti ad opera dei tedeschi nel 1941. 

Thomas Froggatt & Co. divenne il principale concorrente di Hiatt tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Nel 1937 Thomas Froggatt vendette l'azienda a Hiatt, ma Froggatt continuò ad operare nel settore come dipendente. Alla fine si ritirò nel 1948, all'età di 84 anni. Si diceva che Froggatt fosse un buon amico di Harry Houdini e che avesse fornito a Houdini molte delle manette e dei ceppi che usava nei suoi spettacoli da escapologo.

La Hiatt produceva, tra le tante cose, anche le manette Darby: quelle di Sherlock Holmes e dei melodrammi vittoriani illuminati a gas; quelle che hanno stretto i polsi e le caviglie dell'Oscar Wilde detenuto a Reading, dei suoi compagni di prigionia e delle migliaia di deportati nei bagni penali dell'Australia (sotto, gli aborigeni in catene). Oggi il modello è ancora in uso in qualche ex colonia britannica, come il Pakistan.

La chiusura è regolata da un meccanismo a vite ma non è regolabile per diverse dimensioni del polso: per questo erano realizzate in tre misure diverse, un po' pesanti da portare per un poliziotto e da tenere a disposizione tutte insieme. Tuttavia, il design è sorprendentemente comodo, a detta di chi le ha provate ai polsi (non io, ma mi fido), anche se lo stile risale alla metà del 1800. 

Il meccanismo a vite è concettualmente molto semplice. Una robusta molla mantiene un nottolino in posizione chiusa. Quando è avvitata, la chiave tira progressivamente lo stantuffo del nottolino verso l'esterno, consentendo l'apertura delle manette. 

Dalla sommaria descrizione, emerge che non sono certamente le manette più veloci da applicare. Le molle sono estremamente resistenti e spesso sono difficili da chiudere a scatto; per questo i modelli attuali a cricchetto oscillante costituiscono un tale miglioramento da costituire lo standard mondiale per questo tipo di manufatti (anche se lasciano pesanti segni sui polsi e, se mal impiegati, possono causare irreparabili danni ai tendini, quindi occhio alle... sfumature di grigio).

Per chiudere il post restando a Birmingham in tema metal, occorrerebbe un omaggio musicale con i Judas Priest (in foto, il frontman Rob Halford) o i Black Sabbath o qualche altro gruppo  simile. Meglio di no; con la musica - tutta! - ho chiuso da un bel po'.

mercoledì 18 maggio 2022

Quando microbiologia e pittura si incontrano...

Poco prima del 1910, il dottor Pierre Boucard fonda il suo laboratorio a Parigi per produrre e commerciare un farmaco a base di fermenti lattici: il "Lactéol du Dr. Boucard", che farà la sua fortuna. 


In un articolo di Cecile Raynal e Thierry Lefebvre, la carriera del medico, fondata sulla lotta alla diarrea (sic!), è stata rappresentata in un modo assai intrigante. 

Gli autori tratteggiano la biografia e sottolineano il rapporto del medico con le arti (pittura e fotografia); raccontano poi la storia del suo laboratorio fino agli anni 2000, riferendosi ai farmacisti che gli sono succeduti, nonché ai vari edifici dove sono state elaborate le varianti del Lactéol.

Il ritratto del dottor Pierre Boucard eseguito da Tamara de Lempicka mostra il microbiologo francese che nel 1907 isolò il Lactobacillus acidophilus dalle feci umane e sviluppò il Lacteol, un farmaco antidiarroico ancora ampiamente utilizzato in Francia e altrove. 

La sua azienda alla periferia di Parigi, era molto redditizia e la ricchezza accumulata di Boucard gli ha permesso di assecondare il suo amore per l'arte e condurre una vita di svago. Era amico del fotografo Jacques Henri Lartigue, che lo fotografava di tanto in tanto, sorseggiando un cocktail o guidando la sua Rolls Royce. Alla fine degli anni Venti, Boucard divenne il mecenate di Tamara de Lempicka, commissionando ritratti della sua famiglia.

La pittrice, nata da una famiglia aristocratica polacco-russa (dove e quando non si sa bene), Lempicka fuggì dalla Russia con il marito filozarista dopo la rivoluzione del 1917, quando il loro stile di vita lussuoso attirò l'attenzione della polizia segreta. La coppia arrivò a Parigi nel 1918 e Tamara prese lezioni di pittura, nel momento in cui suo marito non riuscì a trovare lavoro. 

Nel 1925 si era affermata come rinomata pittrice art déco. Il patrocinio di Boucard le permise di acquisire un sontuoso studio nel quale lavorare. 

Il ritratto di Boucard di Tamara de Lempicka è sottilmente ambiguo. Appare elegante e sofisticato, un uomo di mondo cosmopolita e uno scienziato famoso, che posa in un mezzo giro dinamico con attrezzature professionali a portata di mano: provette da batteriologia e microscopio. 

La doppia personalità di Boucard è ben suggerita dal suo abbigliamento, reso con linee ampie e affilate come rasoi: a prima vista potrebbe indossare un umile camice da laboratorio, ma in realtà è un trench bianco sgargiante più adatto per un appuntamento sugli Champs Elysées che per la ricerca medica. Luci teatrali e uno sfondo drammatico di piani architettonici astratti presi in prestito dal cubismo completano l'opera.

Riferimenti

Rev Hist Pharm (Parigi) .2016 marzo;64(389):7-28.

PMID: 27281930

martedì 17 maggio 2022

17 + 5 = 22

Per continuare il discorso accennato nel post precedente, riprendo l'abstract di un articolo linkato in fondo che tratta del microbiota - e in particolare del microbiota intestinale, ossia dell'insieme di quegli organismi unicellulari, procarioti ed eucarioti, che popolano il lume del tubo digerente e in particolare dell'ultima parte: batteri, protozoi, miceti e virus.

Il microbiota umano rappresenta una serie complessa di specie microbiche che influenzano l'equilibrio tra la salute e la patologia dell'ambiente circostante. Questi microrganismi conferiscono importanti benefici biologici al loro ospite, come la regolazione immunitaria e la resistenza alla colonizzazione dei patogeni. 

La disbiosi delle comunità microbiche nell'intestino e nella bocca precede molte malattie orali e sistemiche come il cancro, le condizioni autoimmuni e gli stati infiammatori e può comportare la rottura delle barriere innate, la disregolazione immunitaria, la segnalazione pro-infiammatoria e il mimetismo molecolare. 

Prove emergenti suggeriscono che i patogeni associati alla parodontite possono traslocare in siti distanti per suscitare gravi patologie locali e sistemiche, il che richiede la ricerca su future terapie. 

Trapianto di microbiota fecale, probiotici, prebiotici, e i sin-biotici rappresentano le attuali modalità di trattamento per invertire la disbiosi microbica attraverso l'introduzione di specie e substrati batterici correlati alla salute. 

Inoltre, il campo emergente della medicina di precisione ha dimostrato di essere un metodo efficace nel modulare la risposta immunitaria dell'ospite mirando ai biomarcatori molecolari e ai mediatori dell'infiammazione

Sebbene le connessioni tra il microbioma umano, il sistema immunitario e le malattie sistemiche stiano diventando più evidenti, la complessa interazione e le future innovazioni nelle modalità di trattamento verranno chiarite attraverso la ricerca continua e la collaborazione interdisciplinare. 

https://doi.org/10.3390/microorganisms9030496


sabato 14 maggio 2022

Esperimentini...

Ora che abbiamo pranzato e siamo seduti comodi - chi sul divano, chi presso la scrivania davanti al pc acceso - prendiamo due minuti di tempo per riflettere su quel che accade dentro di noi agli alimenti che abbiamo introdotto nel nostro organismo - come quella costata da 900 g che vedete nell'immagine sotto. Qualcosa ho già raccontato qua sul blog e sono tornato sul tema in altre sedi anche nelle scorse settimane, passando in rassegna bocca, stomaco, duodeno, etc.


A tutti è noto che lo stomaco produce i succhi gastrici, ricchi di acqua, enzimi e acido cloridrico - che determina il basso valore del pH all'interno di questo tratto del tubo digerente. Gli alimenti, rimescolati con i succhi gastrici dalla contrazione delle pareti dello stomaco, si trasformano in chimo, destinato poi a continuare il percorso di trasformazione nel duodeno.


Quando il chimo passa dallo stomaco al duodeno, goccia a goccia attraverso il piloro, è inondato dalle secrezioni provenienti dal fegato, dal pancreas e dalla mucosa intestinale. Tali secrezioni contengono acqua e altre sostanze che intervengono dal punto di vista biochimico causando:
  • reazione di neutralizzazione: il bicarbonato di sodio contenuto in bile, succo pancreatico e succo enterico neutralizza l'acidità del chimo;
  • emulsione dei lipidi: i sali biliari agiscono come tensioattivi e permettono a grassi ed oli di formare una dispersione acquosa;
  • reazioni di idrolisi delle macromolecole catalizzate da specifici enzimi.
NEUTRALIZZAZIONE. Per mostrare sperimentalmente la prima reazione, ho sfruttato uno dei pochi argomenti per cui nutro ancora un certo interesse tra quelli incontrati durante i miei studi di Chimica all'università: i coloranti - un mondo che continua ad affascinarmi, anche se non mi occupo di tintura delle fibre, quanto piuttosto di microscopia.

Alcuni coloranti sono indicatori di pH: le soluzioni che li contengono mutano il colore in funzione della concentrazione di "idrogenioni". Tutti conosciamo il tornasole (rosso in ambiente acido e azzurro in ambiente alcalino), forse la fenolftaleina (incolore in ambiente acido, rosa in ambiente alcalino e potente lassativo); per il mio esperimento didattico ho usato invece il bromotimolo (giallo in ambiente acido, blu in ambiente neutro-alcalino).


Ho preso un becher, ho aggiunto 20 mL di acqua pura e qualche goccia di bromotimolo. La soluzione assume un colore blu.

Quindi, per mimare l'acidità naturale del chimo, ho aggiunto qualche goccia di acido cloridrico commerciale (sol. 15%): la soluzione - a pH acido per la presenza dell'ac. cloridrico - diventa di colore giallo. Ho mostrato il viraggio da blu a giallo.


Ho trasferito la soluzione così preparata in un beuta, munita di tappo; ho poi aggiunto goccia a goccia una soluzione acquosa di bicarbonato di sodio - contenuto anche nei succhi digestivi rilasciati da fegato, pancreas e mucosa duodenale, come si è detto. Si osservano due cose:
  • la soluzione rilascia bollicine di anidride carbonica;
  • l'indicatore di pH vira dal giallo al blu, passando da pH acido a pH alcalino.
EMULSIONE. Per evidenziare il secondo aspetto ho proceduto con un'esperienza dimostrativa altrettanto semplice:
  • ho preso un vasetto in vetro, vi ho posto un po' d'olio (d'oliva, di semi...) e un po' d'acqua
  • L'olio e l'acqua formano un sistema definito da due fasi immiscibili: il primo, essendo meno denso, galleggia sulla seconda.
  • Ho aggiunto il tensioattivo (in questo caso: liquido per piatti dal colore verde, che ricorda quello della bile), ho chiuso il vaso e agitato vigorosamente. 
  • Si è formata schiuma (i tensioattivi sono anche schiumogeni) e le due fasi sono scomparse per lasciare posto a un'emulsione acqua-olio.

L'azione dei tensioattivi è lungamente spiegata QUI e su di essa non mi soffermo. Ci basta ricordare che la molecola di un tensioattivo contiene una testa polare (idrofila) e una coda apolare (idrofoba).


La testa polare può essere neutra (tensioattivo non-ionico) oppure carica: si parla allora di tensioattivo anionico (carica negativa), tensioattivo cationico (carica positiva) o tensioattivo anfotero (carico sia negativamente sia positivamente). I sali biliari (taurocolato di sodio; glicocolato di sodio) sono tensioattivi anionici.

Il racconto delle trasformazioni del cibo nel tubo digerente prosegue con l'azione di ciascun enzima, con l'assorbimento delle varie molecole ottenute e con il ruolo del microbiota: penserò a qualche cosa per quanto riguarda gli enzimi e tralascerò gli altri due aspetti - dal punto di vista sperimentale, s'intende!


Intanto ho mostrato quel breve documentario che avevo già proposto QUI. Clikkate per proseguire!

sabato 7 maggio 2022

Fine settimana...

Una settimana impegnativa volge al termine, segnata da ben due presentazioni di Vita e morte nell'invisibile, il saggio dedicato alla nascita della microbiologia scritto dal professor Barbazza e da me.

La prima presentazione è stata accolta dalla sontuosa cornice del Museo diocesano di Arte sacra in Feltre. La relazione era stata preceduta da una visita al museo (merita!), guidata da monsignor Lino Mottes, e seguita da alcuni interventi dei numerosi presenti.

La seconda presentazione è stata proposta invece a un pubblico per me familiare, quello dell'Università degli Anziani - Adulti di Belluno, con la quale collaboro da quasi nove anni. Dopo la sospensione delle lezioni in presenza a causa della pandemia, le attività formative sono felicemente riprese in modo tradizionale in queste settimane.

La relazione all'UAA è stata più breve, spigliata e sicuramente efficace rispetto a quella offerta al museo: trentacinque minuti vs un'ora e mezza! In entrambi i casi ho presentato alcuni contenuti del saggio accompagnando l'esposizione con la proiezione di immagini costituite da particolari di opere pittoriche di autori contemporanei agli scienziati - protagonisti delle scoperte ricordate nel libro.

Con la speranza che ci sia presto modo di proporre ancora al pubblico il saggio e i suoi contenuti, chiudo il post ricordando un importante appuntamento a Longarone per sabato 21 maggio, presentato da Renzo Barbazza, con la partecipazione del professor Avato.

Alla prossima!

giovedì 5 maggio 2022

In Honorem Sancti Gotthardi

Gottardo di Hildesheim, in tedesco Godehard o Gotthard, è stato un vescovo benedettino della diocesi di Hildesheim, vissuto intorno all'anno Mille. 

È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e il suo culto è diffuso soprattutto nella regione alpina, dove si è dato il suo nome ad uno dei valichi più importanti: il passo del San Gottardo

A lui, il compositore austriaco Johann Michael Haydn (1737-1906) dedicò una messa, scritta nel 1792, che ascoltiamo nel seguente video.


Anche se il nome Gottardo significa "forte con Dio" (da Gott = Dio, Hard = forte), la voce del popolo lo ha associato alla gotta e ha invocato l'intercessione del Santo per ottenere la guarigione da questa malattia


In provincia di Belluno ci sono alcune chiese a lui dedicate: una ad Arten, una nei pressi della Certosa di Vedana e un'altra a Follo di Mel. In tutte si ritrovano appese le stampelle, lasciate dagli storpi (di cui è il patrono) come ex-voto per la grazia ricevuta. Le immagini riportate invece riproducono un dipinto conservato presso il Museo diocesano di Arte sacra a Feltre.


Alla prossima!

lunedì 2 maggio 2022

Fiori di primavera 22

La primavera è esplosa: il gingko ha emesso le sue foglie; poco più in là il melo è fiorito.

Anche il glicine ha cominciato a colorarsi in viola... 


... e domenica mattina - a sorpresa - era bello e rigoglioso nel tingere il colle.


Eh si. La primavera è proprio bella anche se queste settimane sono faticose per tanti motivi. Speriamo nell'arrivo di luglio e - con esso - di un po' di ristoro.


Alla prossima!