mercoledì 9 dicembre 2015

Haber e la sintesi dell'ammoniaca

Fritz Haber nacque il 9 dicembre 1868 in una famiglia borghese di origine ebraica, residente nella città di Breslavia. 

A 24 anni, forse per migliorare la posizione sociale e per facilitare la sua carriera accademica, si convertì al luteranesimo.

Studiò chimica con Robert Bunsen, August Wilhelm Von Hofmann e Karl Liebermann. Si appassionò alla chimica fisica, materia allora nuova, e divenne un esperto nel campo della termodinamica delle reazioni in fase gassosa, come attestano un trattato sull'argomento (pubblicato nel 1905) e la scoperta della sintesi dell'ammoniaca a partire dagli elementi, brevettata nel 1910 e ingegnerizzata dalla BASF nel 1913.

L'ammoniaca è necessaria nella sintesi dei fertilizzanti azotati: come evidenziò Liebig, l'azoto (N) è uno degli elementi fondamentali per la crescita delle piante, insieme a fosforo (P) e potassio (K).

Il processo Haber-Bosch permette tuttora di fissare l'azoto dell'atmosfera sottoforma di composti chimici azotati (ammoniaca e derivati) e di trasferirlo al terreno.

In natura questa operazione è compiuta da speciali batteri che vivono sulle radici delle leguminose; anche gli escrementi degli animali forniscono una certa quantità di azoto sottoforma di urea (scoperta da Rouelle nell'urina dei mammiferi), ioni ammonio e altri composti.

Nel 1914 scoppiò la Grande Guerra: l'ammoniaca poteva essere convertita in acido nitrico (processo Ostwald) e dall'acido nitrico si ricavano quasi tutti gli esplosivi.
La sintesi dell'ammoniaca, l'invenzione che doveva sostenere il lavoro nei campi e migliorare la produzione agricola, finì per sostenere le attività belliche sui campi di battaglia.
Haber partecipò attivamente alla Grande Guerra proponendo ai vertici dell'esercito imperiale tedesco l'uso di gas venefici, come cloro e derivati: la chimica divenne così strumento di barbarie e contribuì a stroncare milioni di giovani vite (citando Ettore Molinari).
Clara, la moglie di Haber, inorridita, si suicidò sparandosi con la pistola del marito - che il giorno successivo alla tragedia familiare ripartì per il fronte a dirigere la guerra chimica.

Nel 1918, al termine del conflitto, ad Haber fu assegnato il Premio Nobel per la sintesi dell'ammoniaca: molte furono le voci di protesta e il riconoscimento gli fu consegnato solo l'anno dopo.

Profondamente patriottico, Haber voleva aiutare la sua Germania a pagare i debiti di guerra, estraendo l'oro dall'acqua di mare: un progetto impossibile. Nel frattempo si occupò anche di elettrochimica e mise a disposizione le sue conoscenze sulla chimica dei gas per mettere a punto alcuni insetticidi: facendo adsorbire l'acido cianidrico su materiale inerte inventò lo Zyklon B.

Nel 1933 Hitler e i nazisti salirono al potere: gli ebrei furono estromessi anche dal mondo accademico e dalla ricerca. Molti collaboratori di Haber dovettero lasciare l'università. 

Il vecchio patriota scrisse un'accorata lettera di dimissioni che il ministro della scienza, dell'arte e dell'educazione accolse con favore, felice di sbarazzarsi dell'ebreo Haber. 

Il convertito aveva riscoperto le sue radici, come poi scrisse ad Einstein: "In tutta la vita non sono mai stato così ebreo come adesso".

Lasciò la Germania per l'Inghilterra, ove fu accolto freddamente dall'ambiente accademico britannico (visto che con i suoi gas aveva contribuito a uccidere molti giovani inglesi).

Gli fu proposta una cattedra all'università ebraica di Gerusalemme, che accettò. Si mise in viaggio per raggiungere la Palestina ma si spense durante una sosta a Basilea.

Vissuto nel rigore morale, nell'amore per la Germania e nella dedizione al suo lavoro, Haber morì nell'odio: odiato dai nazisti perché ebreo, odiato dagli inglesi perché tedesco.

Tra il 1942 e il 1945, con lo Zyklon B, sviluppato sotto la guida del suo genio, saranno uccisi molti deportati nei campi di sterminio nazisti: a riprova che la chimica ha dato il suo contributo anche alla Seconda Guerra Mondiale - sebbene non in trincea ma in altri luoghi di dolore.


Oggi, con l'ammoniaca e i fertilizzanti che ne derivano, si sfamano i sette miliardi di persone che abitano le terre emerse. Senza l'invenzione di Haber sarebbe impossibile.





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