venerdì 25 ottobre 2019

La fine di un piccolo ciclo...

Questa sera ho suggellato il mio piccolo ciclo di lezioni all'UAA di Belluno, "Intorno alla chimica del vivente".

Dopo aver individuato sulla tavola periodica gli elementi di maggior interesse biologico, a lezione abbiamo considerato come essi si combinino per formare le biomolecole e, in un crescendo di complessità e di ordine, le substrutture cellulari e le cellule.

La cellula è l'unità costitutiva dei viventi: esistono organismi unicellulari e organismi pluricellulari differenziati (nei quali le cellule si specializzano e si organizzano in tessuti, organi, apparati e sistemi).

Gli acidi nucleici, dei quali ricorre quest'anno il centocinquantenario della scoperta da parte di Miescher, costituiscono quello che potremmo definire il manuale di istruzioni di un vivente. Il DNA trasmette l'informazione genetica di generazione in generazione e indirizza la sintesi delle proteine attraverso l'RNA

Tra le proteine, gli enzimi (QUI) governano le reazioni chimiche nelle cellule e svolgono la loro azione con il supporto di cofattori che derivano dalle vitamine o di particolari ioni metallici.

Tra le vitamine, ho portato l'esempio della vitamina B12 (QUI), gli studi sulla quale tanto hanno dato al progresso della Chimica Organica e della Chimica teorica.

L'emozione più bella: l'ho provata nella parte finale della lezione, quando in un crescendo ho potuto raccontare liberamente di Robert Woodward e del suo immenso genio di chimico organico sintetico; di Roald Hoffmann e della sua vicenda umana; infine, quando, giunto agli accordi finali, ho mostrato la complessità della molecola della cianocobalammina di fronte alla quale il pubblico è rimasto in silenzio. Si aspettava che oltre tanta straordinaria bellezza la storia continuasse: ma non eravamo attrezzati per proseguire il cammino.


Alla prossima! MC

domenica 13 ottobre 2019

-ANTA !!!

E così ieri sono ufficialmente passato dagli -enta agli -anta, festeggiando il tutto con un pranzo luculliano a La Cusineta di Mauro e Gabriella, in quel di Piaia (fraz. di Ponte nelle Alpi, BL).





La foto più bella e significativa della giornata mi è stata mandata come biglietto di auguri da Nicola, che mi ritrae solo in mezzo ai prati al Passo Giau, quindici chili e qualche anno fa.


Ringrazio ancora tutti coloro che mi hanno fatto pervenire gli auguri in qualsiasi modo (specialemente Davide che è stato il primo, allo scoccare della mezzanotte, via WhatsApp)!

MC

venerdì 4 ottobre 2019

CON MOLTO TATTO...


Con il mese di ottobre riprende l'iniziativa del prof. Renzo Barbazza sul discorso innescato attorno al possibile incontro tra le neuroscienze e la Storia dell'arte osservandolo dal punto di vista dell'Atlante diacronico-sincronico e sincronico-diacronico dei manufatti eseguiti dal genere Homo eseguiti con qualsiasi materiale-mezzo e in qualsiasi stile-modo-ismo dal momento della sua comparsa fino ai giorni nostri.

Nel mese di giugno del corrente anno ci eravamo lasciati con la promessa che avremmo ripreso il discorso non più prendendo in esame le basi razionali fisico-chimiche e del potere di astrazione della mente umana, supponendole ormai consolidate nell'opinione comune, ma entrando più dettagliatamente in ciascuna epoca del percorso fatto dagli individui appartenenti al genere-specie Homo. Vale a dire:  praticamente noi esseri umani odierni.

Per fornire agli eventuali partecipanti interessati a questa differente impostazione dello studio delle opere eseguite dagli Artisti e per rimanere fedeli allo spirito dell'inquadramento diacronico-sincronico-storico-geopolitico che costituisce la base dell'Atlante, si è deciso di partire dalle origini e quindi dalla preistoria degli esseri umani.

Nella seconda parte di quest'anno si partirà dunque dal periodo Paleolitico con una serie di conferenze svolte da relatori cultori della materia. Salvo imprevisti e impedimenti di vario genere e natura,  come è stato in passato, in linea di massima, le conferenze si svolgeranno nella stessa sede dello Spazio Piteco in Ponte nelle Alpi (BL), sempre dalle ore 18.00 alle 20.00 dell'ultimo sabato di ogni mese, con sei appuntamenti mensili da ottobre a marzo.

Probabilmente la conferenza di dicembre, per non trovarsi nel mezzo delle festività natalizie verrà anticipata ad un sabato precedente.

Il primo incontro, la cui relazione  sarà tenuta dalla Professoressa Lidia Rui, è previsto per sabato 26 ottobre.



Presso l'Università degli Anziani-Adulti di Belluno, della quale è rettore la professoressa Rui, il prof. Renzo Barbazza ha tenuto un ciclo di conferenze su un tema arduo e a lui familiare: il senso del tatto


Il professore aveva dedicato ai corpuscoli di Pacini la tesi di specializzazione in patologia, discussa a metà degli anni Ottanta.

Per le lezioni all'UAAB, egli ha proiettato due video, che egli commenta come segue: il testo virgolettato è tratto da una comunicazione personale.


"Il primo video dà ragione del fatto che una informazione che ci perviene mediante i sensi (=sensazione) in un primo momento  è proiettata in una sola area della corteccia telencefalica (quella di competenza relativa), ma il nostro sistema sensitivo in parallelo (ecco uso questo termine perché evita il collegamento con il tempo che invece implicano i termini contemporaneamente-simultaneamente) riceve altre informazioni che trasmette alle competenti aree corticali, quindi e da un lato più aree si attivano per il differente tipo di informazione pervenuta mediante la stimolazione del recettore competente (= sensazione) e la stessa successivamente è proiettata in altre aree collegate tramite i fasci inter-  e intra-lobari. 


Tutto ciò è magnificamente esemplificato nel secondo video nel quale si vede la continua formazione  di nuove sinapsi e la persistenza di altre il che consente di comprendere il concetto di percorso di riconoscimento (=percezione) e di deposito dell'informazione in modo stabile(=memoria -> successiva percezione)."

giovedì 3 ottobre 2019

SALUTI DA BELLUNO


Qualche foto da Belluno, città dove sono nato e dove attualmente lavoro…


… vi aspetto alle porte delle Dolomiti!


martedì 1 ottobre 2019

REPORTAGE

Torno a casa e mi imbatto in una scena che mi sono divertito a catturare per qualche secondo nel seguente video: una cimice è rimasta intrappolata nella tela di un ragno e questo cerca di avvicinarsi alla preda per cibarsene. 


Non ho potuto seguire tutta la scena, sono stato richiamato in quanto era pronto il pranzo (niente cimici nel piatto). Tuttavia la cimice cercava di difendersi spandendo il suo odore disgustoso nell'aria sebbene il ragno sembrasse non curarsene.