Classificazione della materia. |
Inizio il post con questa slide, trovata navigando in rete, per riprendere e condividere qui il percorso che sto proponendo ai miei alunni.
La materia comprende miscele e sostanze pure; tra le sostanze pure troviamo composti ed elementi.
Gli elementi, in natura, sono novanta: ci basterà considerare, almeno per ora, i primi venti e in particolare H, C, N, O, S e Cl - che descriveremo a lezione con un certo grado di approfondimento.
Rappresentiamo gli elementi con simboli letterali che derivano dal loro nome latino o greco (Berzelius); sono ordinati in base al numero atomico crescente e alle proprietà chimiche ricorrenti nella tavola periodica (Mendeleev).
Gli elementi si classificano in metalli e non metalli.
I metalli conducono calore ed elettricità; sono lucenti, malleabili, duttili, solidi a temperatura ambiente (a parte il mercurio, Hg, che è liquido).
Gli elementi di post transizione, dal sito: http://www.tavolaperiodica.it |
I non metalli non conducono calore e corrente elettrica (sono isolanti); sono opachi, poco lavorabili; alcuni sono solidi (carbonio, silicio, zolfo, fosforo, iodio), altri sono gassosi (idrogeno, azoto, ossigeno, fluoro, cloro), mentre il bromo è un liquido rosso assai puzzolente.
Bromo |
I metalli si combinano con l'ossigeno per formare gli ossidi; formalmente, gli ossidi si combinano con l'acqua per dare gli idrossidi.
I non metalli si combinano con l'ossigeno per dare le anidridi; le anidridi reagiscono con l'acqua per dare gli ossiacidi.
Idrossidi e ossiacidi reagiscono tra loro per formare i sali.
Nota: quanto descritto ha valore formale ... in lab le cose possono cambiare! |
I sali sono composti cristallini formati da anioni (-) e cationi (+), specie cariche tenute insieme da forze di natura elettrostatica.
I sali possono essere:
Alcuni oxoanioni importanti: formula, nome tradizionale e nome IUPAC. |
I sali possono essere:
- insolubili in acqua -> danno precipitati (ad esempio: bromuro d'argento, solfato di bario);
- solubili in acqua -> danno dissociazione elettrolitica (Arrhenius).
Svante Arrhenius (1859-1927) |
In acqua, un sale si dissocia nell'anione e nel catione da cui è formato; ad esempio il cloruro di sodio, NaCl, in acqua forma l'anione cloruro Cl- e il catione sodio Na+.
Le soluzioni acquose dei sali solubili conducono la corrente elettrica: i sali sono pertanto detti elettroliti. Non tutte le sostanze solubili in acqua sono elettroliti (es. alcool etilico o zucchero comune, le cui soluzioni non conducono).
Il passaggio di corrente elettrica può provocare reazioni chimiche (es. elettrolisi), sfruttate ad esempio nell'industria del cloro-soda, che permette di ottenere, dal sale comune:
Le soluzioni acquose dei sali solubili conducono la corrente elettrica: i sali sono pertanto detti elettroliti. Non tutte le sostanze solubili in acqua sono elettroliti (es. alcool etilico o zucchero comune, le cui soluzioni non conducono).
Il passaggio di corrente elettrica può provocare reazioni chimiche (es. elettrolisi), sfruttate ad esempio nell'industria del cloro-soda, che permette di ottenere, dal sale comune:
- idrogeno;
- cloro;
- idrossido di sodio;
- ipoclorito di sodio.
Schema di una cella a diaframma per il processo cloro-soda (immagine da: www.treccani.it) |
- con sviluppo di gas;
- con formazione di precipitato;
- di ossidoriduzione; etc.
La formazione del precipitato di solfato di bario - foto del blogger MC |
(continua)