Le azine costituiscono una classe di composti contenenti il gruppo funzionale C=N-N=C, che derivano dai composti carbonilici (aldeidi o chetoni) per condensazione con idrazina.
La rappresentazione del gruppo funzionale C=N-N=C non deve trarre in inganno nello stabilire analogie con i doppi legami coniugati C=C-C=C: nel primo caso (azine) non si ha delocalizzazione elettronica come invece si osserva nel secondo (butadiene). Dati spettroscopici e strutturali, riportati in letteratura, evidenziano che il legame N-N funge da conjugation stopper.
Le azine sono impiegate nell'isolamento, nella purificazione e nella caratterizzazione di composti carbonilici; danno interessanti reazioni di cicloaddizione con dipolarofili per formare anelli a cinque termini. Sono sintetizzate e studiate come antibatterici (macrolidi), antimicotici e antineoplastici.
L'azina derivata dal 2-butanone è un intermedio chiave nella sintesi dell'idrazina secondo il processo Ugine-Kuhlmann (o processo al perossido), industrializzato da Arkema.
Meno studiata è la chimica organometallica delle azine: sono stati sintetizzati complessi di Ti, Zr, Co, U e Fe, per i quali si osserva la rottura simmetrica del legame N-N. Interessante è la reattività di complessi di Rh (I), per i quali si osservano:
- la rottura asimmetrica, con formazione di nitrile e immina:
la reazione con alchini sostituiti che dà rottura simmetrica e ciclizzazione a isochinoline:
Preparazione e reattività di complessi half sandwich di Ru (II) con azine come leganti sono state oggetto del mio lavoro di tesi che ha concluso la specializzazione in Chimica e tecnologie sostenibili presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.
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