venerdì 4 ottobre 2019

CON MOLTO TATTO...


Con il mese di ottobre riprende l'iniziativa del prof. Renzo Barbazza sul discorso innescato attorno al possibile incontro tra le neuroscienze e la Storia dell'arte osservandolo dal punto di vista dell'Atlante diacronico-sincronico e sincronico-diacronico dei manufatti eseguiti dal genere Homo eseguiti con qualsiasi materiale-mezzo e in qualsiasi stile-modo-ismo dal momento della sua comparsa fino ai giorni nostri.

Nel mese di giugno del corrente anno ci eravamo lasciati con la promessa che avremmo ripreso il discorso non più prendendo in esame le basi razionali fisico-chimiche e del potere di astrazione della mente umana, supponendole ormai consolidate nell'opinione comune, ma entrando più dettagliatamente in ciascuna epoca del percorso fatto dagli individui appartenenti al genere-specie Homo. Vale a dire:  praticamente noi esseri umani odierni.

Per fornire agli eventuali partecipanti interessati a questa differente impostazione dello studio delle opere eseguite dagli Artisti e per rimanere fedeli allo spirito dell'inquadramento diacronico-sincronico-storico-geopolitico che costituisce la base dell'Atlante, si è deciso di partire dalle origini e quindi dalla preistoria degli esseri umani.

Nella seconda parte di quest'anno si partirà dunque dal periodo Paleolitico con una serie di conferenze svolte da relatori cultori della materia. Salvo imprevisti e impedimenti di vario genere e natura,  come è stato in passato, in linea di massima, le conferenze si svolgeranno nella stessa sede dello Spazio Piteco in Ponte nelle Alpi (BL), sempre dalle ore 18.00 alle 20.00 dell'ultimo sabato di ogni mese, con sei appuntamenti mensili da ottobre a marzo.

Probabilmente la conferenza di dicembre, per non trovarsi nel mezzo delle festività natalizie verrà anticipata ad un sabato precedente.

Il primo incontro, la cui relazione  sarà tenuta dalla Professoressa Lidia Rui, è previsto per sabato 26 ottobre.



Presso l'Università degli Anziani-Adulti di Belluno, della quale è rettore la professoressa Rui, il prof. Renzo Barbazza ha tenuto un ciclo di conferenze su un tema arduo e a lui familiare: il senso del tatto


Il professore aveva dedicato ai corpuscoli di Pacini la tesi di specializzazione in patologia, discussa a metà degli anni Ottanta.

Per le lezioni all'UAAB, egli ha proiettato due video, che egli commenta come segue: il testo virgolettato è tratto da una comunicazione personale.


"Il primo video dà ragione del fatto che una informazione che ci perviene mediante i sensi (=sensazione) in un primo momento  è proiettata in una sola area della corteccia telencefalica (quella di competenza relativa), ma il nostro sistema sensitivo in parallelo (ecco uso questo termine perché evita il collegamento con il tempo che invece implicano i termini contemporaneamente-simultaneamente) riceve altre informazioni che trasmette alle competenti aree corticali, quindi e da un lato più aree si attivano per il differente tipo di informazione pervenuta mediante la stimolazione del recettore competente (= sensazione) e la stessa successivamente è proiettata in altre aree collegate tramite i fasci inter-  e intra-lobari. 


Tutto ciò è magnificamente esemplificato nel secondo video nel quale si vede la continua formazione  di nuove sinapsi e la persistenza di altre il che consente di comprendere il concetto di percorso di riconoscimento (=percezione) e di deposito dell'informazione in modo stabile(=memoria -> successiva percezione)."

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