Il
cobalto (Co, Z = 27, pf. = 1495°C) fu scoperto nel 1735 dallo svedese Brandt; è
un elemento metallico che deve il suo nome a quello di un folletto, Kobold.
Questo essere leggendario, che popolava fiabe e racconti soprattutto di area
tedesca, si divertiva a ingannare i minatori alla ricerca di metalli
preziosi. L’inganno era fatale e forse si collega alla tossicità di quei
minerali che contengono oltre al cobalto anche arsenico (smaltina e cobaltina),
rinvenuti insieme a quelli contenenti invece i metalli cercati.
Una delle prime applicazioni individuate era legata al fatto che l'ossido di cobalto, CoO, è in grado di azzurrare il vetro se aggiunto opportunamente.
In natura
si trova come eritrite, smaltite e cobaltite; più spesso è associato a minerali
di Ni e Cu; i due terzi del
fabbisogno mondiale di cobalto sono attualmenti estratti nella Repubblica Democratica del Congo (ex-Zaire) e quasi
tutto il minerale è raffinato in Cina: sarà un caso che l'attuale presidente del
Congo abbia studiato proprio in Cina...
Impieghi del cobalto:
- Acciai speciali e leghe ad alta resistenza.
- Pigmenti (es. aureolina - giallo; verde di cobalto, ZnO + CoO; alluminato di cobalto - blu): stabili ma assai costosi.
- Batterie ricaricabili (elettrodi contenenti cobalto migliorano le prestazioni delle batterie al Li e al Ni).
- Bomba al cobalto: il cobalto 60 è un emettitore gamma usato nella radioterapia (trattamento di tumori).
- Catalisi.
Il cobalto fu tra i primi metalli ad essere impiegati
nella catalisi su scala industriale e in particolare nella oxosintesi - una reazione, scoperta nel 1938 da Otto Roelen, tra idrogeno, monossido di carbonio e un doppio legame C=C che porta alla formazione di
un'aldeide.
Il primo impianto fu realizzato dalla Ruhrchemie a Oberhausen, negli anni Quaranta, oggi in capo all'Oxea.
Il primo impianto fu realizzato dalla Ruhrchemie a Oberhausen, negli anni Quaranta, oggi in capo all'Oxea.
Nel processo, non era impiegato il cobalto in quanto tale, ma il
complesso dicobalto ottacarbonile, Co2(CO)8 da cui si
ricava un derivato idrurico HCo(CO)4. Oggi, nell'oxosintesi, il cobalto è sostituito da rodio.
Gli impieghi del cobalto e dei suoi composti nella catalisi interessano attualmente invece altri processi:
- Ossidazione di p-xilene ad acido
tereftalico (acetato di Co).
- Idrodesolforazione dei tagli petroliferi (CoO/MoO).
- Processo Fischer-Tropsch (produzione di benzina sintetica).
- Oli siccativi (per favorire
l'essicamento degli oli nella pittura ad olio).
Nessun commento:
Posta un commento