Qualche tempo fa ragionavo con un amico sul fatto che possiamo venire a conoscenza dei dettagli degli incidenti più disparati negli angoli più remoti della Terra, a parte quelli che accadono negli Stati Uniti.
Gli yankees sono noti per le loro manie di grandezza e confermano le proporzioni bibliche anche nei loro disastri industriali.
Sul vecchio blog avevo ricordato l'incendio alla raffineria di Whiting, nei pressi di Chicago, accaduto il 27 agosto 1955 per l'esplosione dell'hydroforming.
Esso costò la vita a un bambino di tre anni, Richard Plewniak, investito dai frammenti di un grosso tubo in acciaio, caduti sul centro abitato.
Venendo a tempi più recenti, ricordo l'incendio nello stabilimento per la produzione di pesticidi a Institute (West Virginia), del 27-28 agosto 2008.
L'evento ha interessato l'impianto di trattamento del residuo, ubicato nei pressi del serbatoio contenente il metilisocianato, intermedio nella produzione del potente insetticida methomyl.
L'incendio è costato la vita a due operai, ma avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se la cisterna del metilisocianato non fosse stata adeguatamente schermata: ricordo che CH3NCO è il composto coinvolto nella tragedia di Bhopal, in India.
Lo stabilimento di Institute si trova infatti nella valle del fiume Kanawha, ricca di giacimenti di gas naturale e di carbone: in quella valle sorgono molti centri abitati.
QUI si legge che in tempi recenti, il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza a Porter Ranch (Los Angeles) a causa di una fuga di metano da una conduttura, cominciata a ottobre 2015 e non ancora arrestata.
Il gas serra (un metro cubo di metano ha un potere "serra" analogo a quello di trenta metri cubi di anidride carbonica) è rilasciato in atmosfera alla velocità di 30.000 kg all'ora.
Giusto per non dimenticare le promesse recenti...
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