sabato 6 gennaio 2018

PROGETTI VACANZIERI...

La Val Cecina è una meta che ho individuato per trascorrere un weekend all'insegna della geologia e della storia: mi incuriosiscono in particolare i soffioni boraciferi di Larderello, di cui riporto sotto la descrizione data dall'abate Antonio Stoppani nel suo viaggio attraverso "Il Bel Paese".


Paoloalbert, nel suo blog "Chimica Sperimentale", ne ha parlato tempo fa: QUI potete leggere cosa ne disse e QUI, dal buon sperimentatore, potete vedere come si può trovare l'acido borico usando la tintura di mimosa come indicatore, secondo il saggio di Robin richiamato da Molinari nel suo enciclopedico "Trattato di chimica generale e applicata all'industria".

Il colore giallo del fiore di mimosa è dovuto alla calconarigenina, un calcone tetra-idrossi-sostituito, la cui formula di struttura è riportata nella figura.


La figura non evidenzia un probabile legame idrogeno tra l'H in posizione 2' e l'ossigeno del carbonile in posizione beta ad esso.

Nell'attesa di organizzare la trasferta in Toscana, mi accontento di una vista dal satellite...


... e intanto mi diverto un po' a giocare con il borace, il più importante minerale del boro. Dovrei avere ancora un po' di quella polvere in qualche barattolino - forse resti del piccolo chimico. Cercherò e vi saprò dire.


Infine, per sognare virtualmente la bellezza dei paesaggi di quelle terre, gustatevi questo video: la colonna sonora è il celebre "Intermezzo" da "Cavalleria Rusticana", opera che Pietro Mascagni dedicò al conte Florestano De Larderel, nipote di quel Francois De Larderel che intuì l'importanza di sfruttare commercialmente l'acido borico emesso dalle fumarole.

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