martedì 5 marzo 2019

Uno sguardo sull'apparato digerente tra video e schizzi vari

Il seguente video, appartenente alla serie "La macchina vivente", diretta da Christian Baarnard (il medico pioniere dei trapianti di cuore),  illustra il processo digestivo con una rapida sequenza di immagini, alternando un'ambientazione bucolica (nella campagna francese, durante la vendemmia) a un ideale viaggio nel tubo digerente (con interessanti panoramiche di stomaco, intestino tenue e colon catturate con un endoscopio).


Nel breve e seguente video, Piero Angela ci conduce sempre in un viaggio altrettanto ideale attraverso gli organi della digestione: non con l'ausilio di un endoscopio bensì con il microscopio elettronico a scansione e la computer-grafica. 


Trent'anni fa, nell'autunno 1989, egli aveva curato una serie di otto puntate dedicate a "La macchina meravigliosa", ossia il corpo umano, ciascuna delle quali fu costruita con questa tecnica, dove un inviato (il suo alter ego) si calava attraverso l'esofago, contemplava le fossette gastriche, remava tranquillo sul mare di bile nella colecisti e contemplava il tessuto del fegato nel quale si intrecciano numerosi vasi (sotto).


Facendo lezione, trovo interessante avvalermi anche di questi vecchi materiali (specie del secondo video, che è breve) o di immagini presentate in *.ppt oppure ammirate direttamente al microscopio ottico, come ho raccontato QUI

Trovo altresì importante stimolare l'abitudine a realizzare semplici rappresentazioni di organi e apparati (dandone un esempio alla lavagna), come quelle che seguono. 

Il primo esempio che propongo è di Leonardo da Vinci, che rappresenta lo stomaco (al centro della figura) e l'intestino cieco con l'appendice (a destra, in piccolo).


Lo stesso facevano i vecchi cultori dell'anatomia umana, spesso con risultati assai apprezzabili sul piano grafico. Ecco il pancreas rappresentato nel 1663 da Regnier Der Graaf (1641-1673). Da notare: 
  • il dotto di Wirsung, che attraversa l'organo e che fu descritto per la prima volta a Padova nel 1642; 
  • la mancata rappresentazione del dotto pancreatico secondario, che sarà scoperto da Santorini qualche decennio più tardi.

I miei poveri bozzetti sono certamente assai meno apprezzabili, graficamente parlando, e ne sono consapevole: mi accontento che le mie rappresentazioni (alla lavagna) siano efficaci. Ecco quindi il mio schizzo del pancreas nei suoi rapporti con il duodeno, i reni e i grossi vasi dell'addome (perdonate le imprecisioni, ma non è mia intenzione ripubblicare il Netter).


Lo schema sottostante evidenzia invece le principali suddivisioni dell'intestino: in basso a sinistra ho schematizzato un villo intestinale, con il vaso chilifero in giallo (per raccogliere i chilomicroni) e i capillari sanguigni rossi (per raccogliere amminoacidi, zuccheri, vitamine, etc.). 

Mi piace ricordare che il disegno del villo risale ai tempi delle medie e l'ho riciclato inserendolo, lo scorso anno, tra gli appunti per le mie piccole lezioni di fisiologia umana.


I nutrienti assorbiti sono portati al fegato, del quale rappresento in questo modo la vista posteriore.


Sotto, a destra, ecco schematizzato un lobulo epatico, con la vena centrale (che raccoglie il sangue da riversare nella vena cava inferiore in direzione del cuore) e i vasi che giungono dall'intestino (attraverso la vena porta) e dall'aorta (attraverso l'arteria epatica).


Oltre alla schematizzazione (conseguente allo studio delle immagini riportate sui libri di testo e sugli atlanti anatomici), altra attività importante è data dalla sperimentazione, chiaramene non alla maniera di Der Graaf o di Bernard, ma nei limiti imposti da un laboratorio scolastico e dalla sua dotazione. Quanto mostrato nel video QUI è già qualcosa che potrei definire "lussuoso". Altre idee si trovano facilmente su opportuni canali e per ora non mi dilungo.

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