venerdì 1 novembre 2024

Dal tempo all'eternità...

Mancano solo due mesi alla fine dell'anno e mi pare ieri che sia cominciato. Il trascorrere del tempo è spesso oggetto delle mie riflessioni e la misura degli intervalli di tempo è stata l'oggetto di una lezione che ho sviluppato l'altra mattina, con un rapido excursus, dalle osservazioni sul moto apparente del sole alle meridiane, dalle clessidre agli orologi ad acqua per giungere, tappa per tappa, all'invenzione dell'orologio da polso, ai primi modelli digitali e infine agli orologi atomici, che permettono di definire il secondo in relazione alle vibrazioni dell'isotopo del cesio con massa atomica 133

Non mi sono soffermato sulla misura degli attosecondi (il miliardesimo di miliardesimo di secondo), che ha valso il premio Nobel per la fisica nel 2023 a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L'Huillier: ci tornerò più avanti.

Oggi, Primo Novembre, con la Solennità di Ognissanti, la Tradizione vuol proporre ad un ascoltatore attento la meditazione di un'altra dimensione, rispetto al tempo: quella dell'Eternità, abitata da Dio e dalle anime di coloro che lo hanno seguito in vita per raggiungerlo in morte. 

Una dimensione dalla quale l'Uomo d'oggi è distante, distratto e distolto dalla frenesia di una vita con l'acceleratore a tavoletta. Oppure da troppe illusioni e delusioni; o dall'obbligo di credere a menzogne e consuetudini, imposte con tanto di benedizione da chi dovrebbe tener aperta una finestra di cielo sulle miserie dell'esistenza terrena e invece fa di tutto per chiudere a troppe anime le porte di quel regno aperte a sì caro prezzo. Kyrie, eleison.


W.A. Mozart, Kyrie in re minore, K 341

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