Lasciamo la provincia di Savona e, idealmente, scendiamo verso Genova per salire su un traghetto alla volta della Sardegna dove, a Porto Torres, sorgeva un importante impianto per la sintesi di resine, voluto negli anni del boom economico dalla Società Italiana Resine (SIR).
La SIR fu fondata a Milano nel
1922. Negli Anni Trenta avviò - prima in Italia - la produzione di polveri da
stampaggio fenoliche e poi di resine fenoliche, estendendo successivamente la
produzione alle resine per vernici.
Nel 1962 la SIR si
stabili a Porto Torres con imponenti impianti petrolchimici. Questa iniziativa industriale, voluta dall'imprenditore brianzolo Nino Rovelli (dal 1948 alla guida della SIR) segnò profondamente
la città: tra il 1961 e il 1971 la popolazione aumentò di circa 4000 abitanti.
Furono costruiti impianti per la sintesi di stirene, cumene, fenolo e acetone; poi, dal 1965, per la preparazione in situ di etilene, cloruro di vinile e polimeri derivati, quali ABS e polistirene (dallo stirene), PE e PVC (dall'etilene).
Gli stabilimenti industriali di Porto Torres in un'immagine d'epoca. |
Negli Anni Ottanta la SIR fallì e l'azienda fu rilevata dall'Eni, che
continuò l'attività del petrolchimico.
Dagli Anni Novanta e fino all'inizio degli anni
2000 ci fu un conseguente sviluppo economico per il porto e anche per tutta la
città.
Nel 2010, causa la crisi economica, l'impianto petrolchimico dovette
chiudere e con esso molte aziende dell’indotto, lasciando in cassa integrazione
centinaia di lavoratori che eseguirono diverse manifestazioni.
Attualmente,
Matrica, una divisione aziendale dell'Eni e della Novamont, sta costruendo,
nella zona dell'ex petrolchimico, un impianto basato sulla Chimica verde, che
dovrebbe assumere la maggior parte dei lavoratori dell'ex petrolchimico.
E l'ambiente ... ? Il copione non è dissimile da quello già visto per altri insediamenti industriali e non lo ripeto. Basta una piccola ricerca per dare una risposta che già si può intuire.
Nel 1994, uno scavo per realizzare una fognatura portò alla luce resti fossili risalenti al Miocene. Gli scavi successivi hanno portato alla luce ulteriori ritrovamenti importanti, tra i quali i resti di un ominoide (pre-ominide) risalente a 8,5 milioni di anni fa. Chissà che tanto materiale così prezioso non si possa ammirare un giorno in un Museo di Scienze Naturali, luogo ideale per celebrare un ambiente ritrovato.
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