Nel post precedente ho accennato all'importante scoperta di Giulio Natta: il polipropilene isotattico. La produzione di questa sostanza fu realizzata per la prima volta su scala industriale dalla Montecatini nello stabilimento di Ferrara, a partire dal 1957.
Propongo qui due filmati d'epoca, tra i tanti conservati dall'Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa, che mostrano le immagini degli impianti, imponenti, attraversati da tubazioni, strade e 40 km di ferrovie interne.
Sulle note dei "Quadri di un'esposizione" di Mussorgsky, nella versione orchestrale di Ravel, il primo film illustra la chimica degli idrocarburi che impiega come materie prime il petrolio e il metano, l'acqua e l'aria.
L'azoto, tratto proprio dall'aria, combinandosi con l'idrogeno, tratto dal metano, è trasformato in ammoniaca e successivamente in acido nitrico, con brevetti originali Fauser - Montecatini.
In tal modo vengono prodotti nitrato ammonico e urea agricola per le (al tempo) sempre crescenti esigenze nazionali ed estere.
Con la lavorazione del petrolio grezzo si avevano gas di elevata purezza: etilene, propilene e buteni - che davano origine, attraverso una serie di sintesi e di trasformazioni, al fertene (polietilene di Ferrara) e al polistirolo.
Oltre a questi prodotti, nello stabilimento petrolchimico di Ferrara si producevano cloroetano, bromoetano, dicloroetano, acetone, plastificanti, ecc.
Dall'ossido di etilene, si otteneva il terital, una fibra sintetica di grande interesse.
Questo documentario è prodotto dal Gruppo Cinema Montecatini per la regia di Sandro Giusti e Giovanni Ventimiglia. Il seguente invece ha la firma di Alessandro Blasetti, con la voce narrante di Giorgio Albertazzi e le musiche originali di Roman Vlad. I temi sono gli stessi e le immagini simili: peccato per l'audio.
Ah, per concludere: ecco una foto dello stabilimento oggi...
... alla prossima! MC
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