Qualche giorno fa è stato trasmesso per televisione il film "Bach, il miracolo della musica", ambientato a Lipsia nel 1734, anno di composizione dell'Oratorio di Natale. Oltre al Kantor, erano in scena la seconda moglie, Anna Magdalena, e i figli di primo letto, ormai adulti e avviati alla carriera musicale. Del film ha già accennato Annamaria sul suo blog, Gioire in musica, e non me la sento di aggiungere altro.
Vorrei soffermarmi invece su due personaggi secondari: il primo è Johann Adolf Hasse (1699-1783), compositore alla corte dell'Elettore di Sassonia, marito della celebre cantante Faustina Bordoni e infine maestro di musica a Venezia, presso l'Ospedale degli Incurabili. Sia Hasse sia la moglie sono sepolti nella città lagunare, nella chiesa di San Marcuola, in sestiere Cannaregio. Per i suoi funerali, Hasse scrisse un Requiem; e prima di quello ne compose anche altri, due completi di tutti i movimenti e altri stesi in parte.
Hasse compose un Requiem in Do maggiore alla morte dell'Elettore Federico Augusto II di Sassonia, avvenuta il 5 ottobre 1763. Solo poche settimane dopo, 17 dicembre dello stesso anno, morì anche suo figlio, l'elettore Federico Cristiano. Presumibilmente per questo motivo Hasse scrisse il Requiem in Mi bemolle, e per la mancanza di tempo utilizzò il Sanctus e l'Agnus di un Requiem in Si bemolle da lui composto in precedenza. Le sezioni principali di questo secondo Requiem - Introitus, Kyrie e Dies irae - risalgono probabilmente alla fine del 1763 e agli inizi del 1764.
Il Requiem in Si bemolle fu scritto probabilmente nella seconda metà degli anni Cinquanta del Settecento ed è disponibile in stampa per la prima volta presso la Carus-Verlag. Non si sa nulla dello scopo di questa bellissima opera, né se sia mai stata eseguita durante la vita del compositore. Forse la Guerra dei Sette Anni, nella quale fu coinvolto anche il datore di lavoro di Hasse, l'elettore Augusto III, potrebbe essere stata l'occasione che ha indotto il musicista a stendere l'opera. Il fatto che Hasse apprezzasse sicuramente la sua composizione è dimostrato da diverse inclusioni nei successivi Requiem in Do e Requiem in Mi bemolle.
Autore di un Requiem fu anche il secondo protagonista di cui vorrei parlare, che nel film non appare se non implicitamente: Johann Christian Bach (1735-1782), undicesimo figlio del Kantor e di Anna Magdalena. Nella finzione cinematografica ella rivela al marito, nel turbinio degli avvenimenti, di aspettare un figlio - dopo averne persi altri sette.
Johann Christian nacque e giunse all'età adulta. Perse il padre a quindici anni, fu ospite del fratello Carl Philipp Emanuel, che lo avviò alla musica; si trasferì a Milano, dove fu organista del Duomo per due anni e infine intraprese la carriera di operista a Londra. Per questo egli fu noto come il Bach inglese.
Nella seconda metà del Settecento, Johann Christian era più famoso del padre: scrisse musica in stile galante e conobbe il piccolo Mozart, sullo stile del quale esercitò una notevole influenza. Ascoltate ad esempio i tre concerti K 107. Pessimo amministratore delle sue risorse economiche, morì in povertà. Aveva la mia età.
Che sei un pozzo senza fondo di conoscenze storiche e musicali per me non è cosa nuova. Ma il bello è che il tuo modo di scrivere sa destare interesse anche quando parli di nozioni di vita spicciola. Mille grazie, Marco!
RispondiEliminaOra vado a vedere Leopardi in tv, ammesso che riesca a sentirlo perchè l'audio è pessimo. In compenso c'è una colonna sonora di meravigliosi brani classici che ieri sera mi sono goduta al massimo!