venerdì 10 maggio 2019

Un ritratto... in bianco?

Nel video sottostante si osserva che per reazione dell’acetato di piombo con il carbonato di sodio (entrambi in soluzione acquosa) precipita il carbonato di piombo basico, noto come biacca, pigmento bianco usato per secoli dai pittori di ogni tempo. Poi fu sostituito dall’ossido di zinco (metà XIX secolo) e dal biossido di titanio.

(video originale del blogger)
Tuttavia, bianco di zinco e bianco di titanio, pigmenti moderni, non garantiscono gli effetti che solo la biacca può dare – effetti ben noti agli antichi maestri, da Leonardo Raffaello e a Tiziano: la preparazione del pigmento, al tempo dei grandi maestri del Rinascimento italiano, era però diversa e laboriosa, con lastre di piombo avvolte in panni intrisi di aceto e sepolte nella concimaia o con altri metodi.

Da qualche anno, Renzo Barbazza, talentuoso pittore oltre che medico e professore, sta cercando di eseguire il ritratto dello scrivente blogger nelle vesti di Lodovico Capponi juniore, così come dipinte da Agnolo Bronzino (1503-1572). 
A. Bronzino, Lodovico Capponi juniore
Il problema del bianco si è posto quando ha dovuto rendere i lumi della manica dell’arto superiore sinistro. Usando il bianco oggi in commercio, Renzo ha notato che la miscela di colore forma grumi, mentre osservando il modello originale di Bronzino si nota che essa è omogenea: Bronzino usava il bianco di piombo, non il bianco di zinco o quello di titanio. 
Ecco perché si è resa necessaria la preparazione di quel composto, realizzata dallo scrivente ormai nove anni fa, con la collaborazione del dr. Alberto Citron che ha realizzato il video.
R. Barbazza, Marco Capponi.



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