"I giardini di marzo si vestono di nuovi colori", cantava Lucio Battisti mezzo secolo fa. La bellezza dei gli ultimi giorni d'inverno, che cedono il passo alla primavera...
... riveste le primule ...
... le pratoline ...
... la Hepatica nobilis ...
... gli ellebori verdi che fioriscono ai piedi del noce.
Ricordo che si stratta di una pianta velenosa, usata nella medicina ippocratica - ma non do informazioni in merito, visto che se ne sconsiglia vivamente l'uso in quanto è difficile da dosare.
Anche il cielo al tramonto si riveste di bellezza.
Alzando gli occhi, dopo il calar del sole, Giove e Venere si baciano...
... e continuano anche nel buio di una notte stellata.
La colonna sonora mi pare quasi obbligata... "e ho nell'anima, in fondo all'anima, cieli immensi...".
Quanta poesia nelle tue foto e nella canzone di Battisti!
RispondiEliminaGrazie, Marco!
Buonasera Annamaria! Grazie per il passaggio e se avrai occasione di leggere il mio libro, scrivimi le tue impressioni. Grazie. Buona domenica!
EliminaL'ho già ordinato in libreria (amo il cartaceo più degli ebook) e mi hanno detto che ci vorrà del tempo, ma non dispero. Poi ti farò sapere.
RispondiEliminaBuona domenica a te!