martedì 18 febbraio 2025

Chiari di luna...

Apro il post proponendo l'ascolto di un celebre brano di Claude Debussy, Chiaro di luna, tratto dalla Suite Bergamasca, qui restituito in una dolcissima versione orchestrale per accompagnare il tenero e romantico rientro a casa in bicicletta di due ragazzi.

Voglio immaginare che siano fidanzati e che si vogliano bene, senza tutto quell'eroismo sbandierato ai quattro venti dai miei nonni o quella smania di correre in chiesa a mettere pezzi di metallo al dito, che i soliti reverendi propinano senza stancarsi, troppo spesso stancando gli altri. 

Nonostante famiglia e religione, voglio pensare che... l'amore è una cosa meravigliosa, riprendendo il titolo di un film uscito settant'anni fa, che racconta della tragica relazione tra un giornalista americano e una dottoressa cinese.

Io ne sono stato privato dall'ossessione per il matrimonio che la mia famiglia ha cercato di inculcarmi da trentaquattro anni a questa parte, senza per altro riuscirvi, con la complice ottusità del contesto sociale in cui purtroppo ho vissuto gli anni della mia giovinezza, sfiorita troppo presto, insieme a qualche benedizione di cui avrei fatto volentieri a meno. 

In effetti, vado a dormire ancora nel paesello dove ho trascorso la mia infanzia, ma ormai il centro di quel che resta della mia vita di relazione è spostato altrove - e di questo me ne rallegro assai, anche se - come ho scritto nel mio ultimo libro Incoscienze Naturali - nell'amore umano non credo da tempo e anche in quello divino ho smesso di sperare, in quanto ridotto a un'accozzaglia di farisaici precettini che trasformano la Pasqua di Cristo in un'anonima e ipocrita pratica del buon vivere (che non funziona). Non ho bisogno dell'uno e dell'altro, ma solo di illudermi ancora di poter realizzare un giorno il mio unico sogno rimasto: diventare farmacista in un ospedale missionario

Del resto, non mi importa nulla; ma ricordo volentieri che oggi, 18 febbraio, come cent'anni fa, Giovanni Treccani fondava l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, il quale - tra il 1929 e il 1937 - pubblicherà la prima grande enciclopedia biografica italiana: quella "Treccani" che da ragazzino dovevo andare a consultare in lunghe sessioni in biblioteca e che oggi vedo buttata in un angolo dal rigattiere ad ammuffire. 

E trent'anni fa, proprio come oggi, il mitico Presidente Moratti acquistò una delle poche cose che ancora mi fa battere forte il cuore (rischiando un collasso ogni volta): l'Inter... amala! Pazza Inter, amala!


 

... amala: nonostante il risultato di domenica scorsa.

1 commento:

  1. Molto delicata quella versione orchestrale del Clair de lune!
    Grazie, Marco!

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