Fissare il pallone sperando che qualcosa miracolosamente accada: è il nome della pagina di un noto social network dalla quale ho tratto i seguenti consigli per aspiranti tirocinanti (magistrali) e dottorandi.
Questi consigli per me arrivano assai tardi e anche se li avessi letti prima, avrei forse fatto comunque lo stesso tragico errore di cui mi pento amaramente, visto che mi sono precluso (e per sempre) qualsiasi speranza di poter approfondire ulteriormente la mia passione per la Chimica e la Catalisi omogenea in particolare.
Senza PhD non si va da nessuna parte in quest'ambito e la possibilità di farlo me la sono preclusa per sempre anche a causa di una tesi magistrale "sbagliata" (oltre che del momento pessimo, della mia età avanzata, degli scarsi appoggi politici... forse anche del mio percorso formativo, condotto per un tratto significativo in un contesto cattolico - sebbene non sia un religioso e non abbia mai fatto lo scout, l'Azione Cattolica o il ciellino e non sia mai andato alle GMG o alle marce per la pace).
Quando dovete scegliere con chi fare la tesi o il dottorato (specialmente il dottorato), non andate dal vostro Prof. preferito, con le idee che sembrano più fighe, o da quello che ha il gruppo simpatico, che il venerdì sera si ritrovano tutti al bar insieme.
Andate dal Professore che pubblica di più e su giornali migliori. Questo sembrerà scontato, ma per esperienza non lo è affatto.
Il Prof. che pubblica di più è quello che avrà più soldi, ed inoltre pubblicherà papers col vostro nome, cosa essenziale per una futura carriera.
Più soldi vuol dire condizioni di lavoro migliori, più apparecchiature, più libertà, più spazio, dover faticare meno per poter portare avanti il proprio lavoro.
Il dottorato sarà duro e stressante comunque, avere un Prof. simpatico o qualche amico nel gruppo di ricerca, a lungo termine non faranno la differenza.
Poter lavorare serenamente, senza spendere 70% del proprio tempo a riciclare, aggiustare, pulire, dividersi le cose, la farà.
E pubblicare papers farà la differenza per il futuro. Preoccupatevene prima, perché poi è troppo tardi.
Come ho premesso nel cappello introduttivo, per me era (ed è) troppo tardi. Fate tesoro dei consigli (che ho riportato fedelmente dal web) e degli errori (miei, in questo caso).
In bocca al lupo!
mc
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