Il prossimo 6 settembre sarà una giornata speciale per i cultori della Storia della Chimica: ricorre il 250° anniversario della nascita di John Dalton, il padre dell'atomismo moderno.
Egli nacque nel 1766 a Eaglesfield, nel Cumberland, figlio di un tessitore e membro di una comunità di quaccheri.
A dodici anni fu acclamato maestro di scuola del piccolo villaggio: per preparare al meglio le sue lezioni studiò la matematica e la filosofia naturale, oltre che le lingue e la Sacra Scrittura.
Passò poi a Kendall e infine a Manchester dove, a 27 anni, divenne professore di matematica e fisica presso il New College, incarico che mantenne per tutta la vita. Morì nel 1844, il 27 luglio. Per ricordarlo RCS ha pubblicato sulla sua pagina Facebook questa inserzione (in basso i riferimenti):
Il suo interesse per la meteorologia lo portò a descrivere in modo corretto la formazione della pioggia e l'evoluzione del tempo atmosferico.
In relazione a questi interessi, si inserì nel ricco filone di studi della Chimica Pneumatica e si occupò dei gas e delle loro proprietà. Pubblicò i suoi risultati nel 1803.
Per descrivere gli atomi e le loro combinazioni, Dalton escogitò un'originale simbologia, poi superata dalla notazione letterale di Berzelius (quella in uso ancora oggi).
Notiamo che i termini magnesia, lime, soda, potash, strontian, barytes indicano, rispettivamente, gli ossidi di magnesio, calcio, sodio, potassio, stronzio: toccherà ad autori successivi isolare gli elementi - a cominciare da Davy, con l'ausilio della corrente elettrica.
La tavola sottostante, mia rielaborazione di un'immagine da un vecchio libro divulgativo oggi non più in commercio (purtroppo), ripercorre brevemente le tappe salienti della scoperta degli elementi.
L'opera di Dalton si inserisce tra quella di Lavoisier e quella del già citato Davy e l'ipotesi atomica costituisce una pietra miliare nell'evoluzione delle teorie intorno alla comprensione della struttura della materia. Presenta tuttavia dei limiti, in particolare:
- manca la distinzione tra atomo e molecola, intuita successivamente da Avogadro e proposta compiutamente da Cannizzaro: Dalton ipotizzava che tutte le particelle di gas fossero monoatomiche e ciò sappiamo essere vero solo per i gas nobili (e i gas ideali);
- l'atomo, che Dalton supponeva essere indivisibile, in realtà è costituito da particelle più piccole: gli elettroni sono carichi negativamente e sono distribuiti attorno al nucleo formato da protoni, con carica positiva, e neutroni, elettricamente neutri. Ma per giungere a questa descrizione occorrerà attendere oltre un secolo.
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