Tra le lezioni più belle di questa settimana, voglio ricordare quella dedicata agli echinodermi, invertebrati marini dalla pelle squamosa che comprendono stelle di mare (guardate il video...), ricci di mare e oloturie.
L'origine del phylum risale al Cambriano inferiore: oggi sono note circa sei mila specie. Oltre al caratteristico rivestimento esterno, con placche calcaree, a cui il phylum deve il nome, gli echinodermi presentano un complicato circuito idraulico interno che permette loro di assorbire l'ossigeno e soprattutto di muoversi, attraverso i pedicelli ambulacrali (guardate il video...).
L'apparato digerente è costituito da un tubo con due aperture, bocca e ano: gli echinodermi sono organismi deuterostomi (nell'embrione la bocca si forma dopo l'ano).
Attorno alla bocca si situa un anello nervoso, dal quale dipartono diramazioni chiamate cordoni nervosi.
La riproduzione è sessuata, la fecondazione avviene in acqua e la larva presenta una simmetria bilaterale che ricorda i cordati più semplici, dei quali parlerò la prossima settimana.
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