"Maggio sarà un mese tragico" - profetizzava padre Pio molti anni fa. Francamente non so a cosa si riferisse il santo da Pietralcina - non di certo alla mia salute e al meteo inclemente che ogni giorno ha pianto pioggia su pioggia, in Val Belluna come altrove (anzi peggio: almeno qua non ci sono stati gravi danni da maltempo, finora).
L'altro giorno pubblicavo sul mio stato di whatsapp la foto sopra e commentavo: sarebbe ora passata che tutta quest'acqua smettesse di cadere.
E invece, il sole si nasconde dietro le nubi che si abbracciano e anche oggi, primo giugno: pic... pic... pic... - che non sono solo i pizzicati nei temporali disseminati qua e là nelle opere del caro Rossini, contrappuntati da qualche tremolo a evocare il brontolio del tuono.
Vorrei un po' di sole, giusto per metter a dimora le nuove piantine in giardino, raccogliere le fragole già mature e le ciliegie, ormai marcescenti, cadute ai piedi dell'albero. Poco male: non avrei potuto mangiarle in obbedienza alle iatriche direttive e di far marmellata non ne avevo molta voglia. Merli, cornacchie e topi campagnoli mi ringrazieranno.
Grande Marco!
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