Il litio, di cui si sente tanto parlare, è un metallo alcalino con simbolo Li e numero atomico 3. Fu scoperto nel 1817 da Arfwedson, un allievo di Berzelius, in alcuni minerali (petalite, lepidolite, spodumene) e a cagion di ciò fu chiamato litio, dal greco lithos = roccia; questo per distinguerlo dal sodio, ottenuto dal sale e presente nel sangue animale, e dal potassio, ricavato per la prima volta da ceneri vegetali (kali in arabo, da cui kalium e il simbolo K; e anche al kali, da cui alcali).
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Lepidolite - collezione privata |
Il litio non si trova in natura allo stato libero a causa della sua reattività: è un metallo alcalino.
Esso reagisce con:
- l'ossigeno per formare ossido di litio;
- l'acqua per dare idrossido di litio e idrogeno gassoso. Il calore della reazione può incendiare il materiale, che brucia con una caratteristica fiamma color bianco brillante; mentre i suoi composti impartiscono alla fiamma del bruciatore Bunsen il caratteristico color cremisi che ne permette l'identificazione per via secca (saggio alla fiamma);
- gli alcoli, liberando idrogeno e formando alcossidi di litio;
- alogenuri alchilici formando litio-alchili (composti studiati in particolare da Carl Ziegler).
Il litio metallico si conserva in olio di paraffina, per evitare il suo contatto con l'ossigeno e l'acqua. I suoi usi per gli accumulatori (batterie agli ioni di litio), nei lubrificanti ad alte temperature (saponi di litio), nelle leghe leggere, in metallurgia e in medicina sono noti.
Noti sono anche molti sali di litio: con gli alogenuri, con gli ossoanioni, con i carbossilati; e anche solfuri, seleniuri, fosfuri e nitruri. Fluoruro e carbonato sono poco solubili in acqua.
Ad alta temperatura (>400°C) Li si combina con l'idrogeno per dare idruro di litio, un solido bianco di formula LiH. L'idruro di litio e alluminio è utilizzato come energico riducente in chimica organica.
Alcuni derivati del litio idruro, come il deuteruro di litio, sono studiati per la possibilità di immagazzinare idrogeno. Il deuteruro di litio, come altri idruri reagisce con l'acqua, rilasciando idrossido di litio (in soluzione) e deuterio gassoso.
Il deuteruro di litio è un composto chimico formato da litio e deuterio, un isotopo dell'idrogeno (idrogeno pesante). È un solido bianco e la sua formula chimica è LiD. Viene utilizzato principalmente come fonte di deuterio e di trizio per la fusione termonucleare.
Un atomo di litio-6 colpito da un neutrone libera un nucleo di elio e un nucleo di trizio; il nucleo di trizio fonde con il deuterio per dare un secondo nucleo di elio e un neutrone.
Il deuteruro di litio-6 viene per questo utilizzato nelle armi termonucleari.
Il litio-6 e il litio-7 sono due isotopi stabili del litio. Il litio-6 è più reattivo nella fusione nucleare, ma anche il litio-7 può partecipare alla reazione, come dimostrato dal test Castle Bravo, dove l'eccessiva reazione del litio-7 ha causato un'esplosione più potente del previsto.
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fotogramma dal video: https://www.youtube.com/watch?v=T2I66dHbSRA |
Il nucleo di litio-7 colpito da un neutrone libera un nucleo di elio e un nucleo di trizio, come già visto per il litio-6, e in più rilascia un neutrone che innesca una nuova reazione con maggiore liberazione di energia.
Personalmente sono tentato di pormi una domanda da puro complottista (che non sono): "non è che tutta questa smania di cercare nuovi giacimenti di litio (tutt'altro che ecofriendly) non serva più alla corsa agli armamenti (nel nome della deterrenza) più che alla transizione energetica?" E qualcuno certamente mi risponderà: "no, servono per produrre maggiori quantità di carbolithium per curare i matti come te che riempiono il web di colossali minkiate...".