sabato 10 agosto 2024

Bikini

Dici "bikini" e pensi al costume in due pezzi, un classico del beachwear creato dallo stilista francese Louis Reard nel luglio del 1946 e lanciato da Marilyn Monroe, non senza le immancabili polemiche dei bigotti e dei benpensanti.


Raffigurazioni a mosaico e ad affresco trovate nei resti di antiche domus romane (come nella Villa del Casale a Piazza Armerina, sopra) mostrano che qualcosa di simile era già indossato dalle antiche matrone: forse costumi a due pezzi erano già in uso in epoche precedenti.


Il nome "bikini" per il capo di abbigliamento fu voluto dallo stesso Reard per sottolineare l'effetto dirompente che la sua proposta avrebbe avuto nella storia del costume, analogo a quello delle bombe atomiche che gli americani avevano cominciato a testare a Bikini, un atollo nell'arcipelago delle isole Marshall trasformato in poligono nucleare. 


Tra le esplosioni più potenti nella storia degli usi bellici dell'energia nucleare, si ricorda qui quella denominata Castle Bravo, avvenuta il 1° marzo 1954. L'ordigno testato era una bomba H, a fusione, che utilizzava una carica di LiD - deuteruro di litio, un solido cristallino bianco - e come innesco una bomba A. La scena centrale di un drammatico documentario su quell'esplosione potete trovarla QUI: o vederla nel video sotto in bassa risoluzione.


Gli abitanti dell'isola furono evacuati, ma il fall-out ricadde anche su altre isole e sulle imbarcazioni dei pescatori. L'ambiente fu orribilmente deturpato e la barriera corallina distrutta.


Il 1° marzo, nello stato delle Marshall, è diventato giorno di lutto nazionale. I test atomici non sono stati atti di eroismo e hanno dato poco o nulla al progresso scientifico: hanno contribuito però a sradicare la vita nel Pacifico, a contaminare terra, mare e atmosfera e a lasciare gli indigeni in balia delle conseguenze delle radiazioni per generazioni.


I sovietici non furono migliori degli yankee, con lo sviluppo degli armamenti nucleari dalla bomba Zar fino al missile Sarmat
Supponendo che uno di questi missili sia lanciato sulla base di Aviano, guardate fino a dove si potrebbe teoricamente estendere il raggio d'azione della bomba secondo questo simulatore:


C'è solo da sperare che queste armi non siano mai usate e siano smantellate al più presto. E non ne siano più costruite e ideate di nuove, altrimenti si realizzerà davvero quel passo - che suona quasi profetico - tratto dal capitolo 11, verso 32, della Bhagavad Gita, "Il canto del glorioso signore" della tradizione induista, ammiccato anche da Oppenheimer:

Io sono il tempo, il grande distruttore dei mondi, 
e sono venuto ad annientare tutti gli uomini. 
Ad eccezione di voi, tutti i guerrieri 
dei due eserciti presenti qui saranno uccisi.

Per continuare a riflettere, suggerisco la lettura del seguente link...

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