sabato 27 luglio 2019

Pensierini sparsi...


Un giorno come un altro, di questa estate breve, lo dedico a riflettere ancora una volta su un aforisma attribuito a Rita Levi Montalcini (1909-2012), premio Nobel per la Medicina nel 1986.

"Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro,
sei autorizzato, e direi incoraggiato, 
a sottoporla ad un continuo esame, 
pronto a cambiarla se non risponde più ai tuoi desideri".

Mi piacerebbe conoscere in quale occasione Ella abbia pronunciato queste sagge parole, nelle quali riconosco una decisione importante che ho operato anni fa, dopo aver ponderato a lungo.

Quando ho realizzato che musica e religione non rispondevano più ai miei desideri, ho cambiato strada, non senza esitazione e non senza resistenze e biasimo altrui, indirizzandomi verso gli studi scientifici che mi erano stati proibiti, in altri e lontani tempi, dalla dabbenaggine di alcune persone che si arrogavano il diritto di giudicare con troppa facilità noi, giovani di allora, e di decidere se fossimo idonei a intraprendere una strada piuttosto che un'altra, calpestando la nostra fragilità (post)adolescenziale e il nostro futuro.

Oggi mi trovo a dolermi assai di aver incontrato quelle persone nella mia vita e mi rallegro di aver imparato a non essere come loro, specie per la professione che svolgo. Mai, entrando in classe, dovrò esprimere una valutazione che risuoni come un giudizio di condanna; mai nessun mio voto, negativo o positivo, dovrà umiliare o illudere un ragazzo a tal punto da farlo desistere di intraprendere la strada che desidera per la sua vita; mai nessuna parola da me pronunciata dovrà distruggere i sogni e le aspirazioni di coloro con i quali condivido il presente. 

Qualunque decisione essi prendano, ritengo di avere il dovere di incoraggiarli a essere loro stessi severi giudici delle loro scelte e a difenderli dalla tentazione di non cambiare strada se essa non conduce alla meta desiderata e a una vita piena e ricca di soddisfazioni personali, prima ancora che economiche e lavorative. Ma fugga lontano da me la presunzione di decidere per gli altri, come altri hanno deciso per me in momenti cruciali - e la fatica per tornare sui miei passi poi è stata tanta.

Basta musica! Basta religione! Purtroppo, basta anche con una certa chimica militante e di questo me ne dispiaccio. Gioisco del mio presente, del mio lavoro, dell'amore che nutro per la Natura e per lo studio di essa e spero solo di riuscire a trasferire a chi mi segue anche solo una favilla del fuoco che mi anima in questo.
mc

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