In questa selezione di scatti, rincorriamo il gatto Rodio mentre si dirige verso la siepe, in un contenuto momento di libera uscita.
Si ferma e si volta, sentendosi osservato: non ama essere fotografato e lo comunica miagolando nervosamente.
In mezzo all'erba, tra una zecca e l'altra, si ferma in silenzio per ascoltare la presenza di qualche animaletto.
Percepisce anche la mia presenza e la cosa non gli garba troppo: guardate che espressione!
Un nuovo suono lo mette in guardia. Che cosa sarà mai?
E il cacciator nel bosco vide la villanella... la prese per la mano e la condusse a seder...
No, la canzone sopra non va bene: il cacciator nel bosco prese qualcos'altro, stavolta, e non la mano della villanella.
Lui, trionfante, si trastulla sopra il tavolo riparandosi dalla calura estiva, mentre la povera preda giace morta e sarà presto consegnata all'attività degli organismi decompositori che in Natura chiudono qualsiasi catena alimentare.
Ecco che le viscere saranno smontate allora in piccole molecole - ammoniaca, metano, anidride carbonica, ammine ed eterocicli; e gli atomi di cui sono fatte quelle piccole molecole ne comporranno di nuove, in un gioco infinito che smonta e rimonta la materia in sostanze ora semplici ora complesse, in una continua trasmigrazione di atomi.
Ah, vi svelo un segreto: la medesima fine di ciò che resta della preda del gatto toccherà anche alle spoglie mortali di ciascuno di noi... mettetevela via.
Quando corpus morietur
fac ut animae donetur
Paradisi gloria. Amen.
(A. Dvorak, Stabat mater)
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