mercoledì 1 giugno 2022

Qualche ristoro...

Oggi è stata una giornata dal sapore speciale, fatta di tanti piccoli momenti che hanno donato un particolare gusto a ogni istante. Ecco il menù: 

  • Una pausa caffè - di quello buono, al bar e non la solita bevanda dei distributori automatici - con una collega. 
  • Un insolito invito a pranzo da parte dei discepoli del quarto anno, in occasione dell'ultimo rientro, con prosciutto, melone e qualche trancio di focaccia: una scusa per stare con una simpatica compagnia!
  • Una conclusione al Duomo: no, non sono andato a messa, ma al bar vicino alla Cattedrale di San Martino in Belluno per brindare all'ultima lezione con i ragazzi della quinta classe, dai quali mi sono congedato oggi dopo cinque anni di percorso assieme, segnato da varie esperienze (pochissime quelle in laboratorio, purtroppo). 
Onestamente, non saprei dire che cosa sia rimasto loro di tutto questo lungo cammino insieme (che mi ricorda vagamente il syn-odos degli antichi Padri), ma sono felice di aver potuto cogliere l'occasione per lasciare qualche cosa anche al di fuori del contesto scolastico. 

Non pensate ai conti da pagare ma al primo incontro con un vino di qualità che loro non conoscevano e che hanno assaggiato per la prima volta: un Lugana - vino bianco, fermo, servito fresco, dal sapore acidulo e dissetante, che prende il nome dall'omonima località in comune di Sirmione (BS), sulle rive del Lago di Garda

Osservatene il colore nel calice in secondo piano: quello in primo piano, ove si rispecchiano le finestre di un vecchio palazzo, contiene invece un Amarone. La foto è di repertorio, ma i protagonisti sono sempre gli stessi: vini di qualità, il mio collega di filosofia Alberto ed il sottoscritto. Anche cibo e vino sono Cultura.


In questi giorni mi fermerò a riflettere profondamente su che cosa sia rimasto in me dopo questi cinque anni, che si concluderanno veramente con gli esami, tra qualche settimana. E su cosa porterò con me per gli anni a venire di quanto ho imparato da loro: perché un vero insegnante continua sempre ad imparare, anche (soprattutto) dagli alunni oltre che dai libri e dall'esperienza.

Ora però è tempo di cercare anche un po' di (meritato?) riposo: porgi, Amor, qualche ristoro / al mio duolo, ai miei sospir - cantava la contessa ne "Le nozze di Figaro" di Mozart. - O mi rendi il mio tesoro o mi lasci almen morir.


L'esecuzione nel video è di Cheryl Studer, diretta da Claudio Abbado a Vienna, nel 1991.

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