domenica 8 gennaio 2023

Sua maestà anatomica...

La triste notizia della morte di Gianluca Vialli (1964-2023) è stata accompagnata in questi giorni da molti approfondimenti giornalistici sulla patologia che lo ha condotto a morte: il tumore del pancreas.

Un caso di tumore del pancreas sembra sia stato descritto per la prima volta da Giovanni Battista Morgagni (1682-1771) nel suo celeberrimo trattato De sedibus ac causis morborum per anatomen indagata, del 1761. Sembra: la descrizione di Morgagni concerne quel che lui ha visto a occhio nudo, manca ovviamente il dato rilevabile al microscopio a confermare la diagnosi. 

Dopo Antonio Benivieni (1443-1502), Giovanni Battista Morgagni è considerato il fondatore dell'anatomia patologica. Il suo De Sedibus, considerato uno dei libri più importanti nella storia della medicina, ha stabilito una nuova era nella ricerca medica. Questo il trailer del film a lui dedicato.

Nato a Forlì in una famiglia agiata, ricevette una prima educazione in casa e nella città natale; studiò medicina a Bologna e si laureò nel 1701. Già da studente, Morgagni prese l'abitudine di annotare su un quaderno qualsiasi osservazione compiuta, giorno per giorno, durante uno studio sperimentale o una dissezione, abitudine che manterrà fino alla fine della sua carriera.

Entrato in contrasto con l'influente professor Giovanni Girolamo Sbaraglia (1641-1710), lasciò Bologna per Venezia, ove conobbe lo speziale Giangirolamo Zanichelli (1662-1730) e Giandomenico Santorini (1681-1737), anatomista e scopritore (tra le tante cose) del dotto accessorio del pancreas.

Tornato per un breve periodo a Forlì, si trasferì definitivamente a Padova, dove divenne professore di medicina e anatomia, guadagnandosi il meritato soprannome di "sua maestà anatomica", con cui era noto in tutta Europa.

Non c'è quasi una fase di anatomia patologica osservabile ad occhio nudo che Morgagni non abbia coperto. Nei resoconti di circa settecento necroscopie, per lo più del Morgagni, ci sono ottime descrizioni di cancri, in particolare del pancreas, dello stomaco e del retto, e di calcoli renali, cirrosi epatica e reni atrofizzati. C'è anche una descrizione inequivocabile della febbre tifoide.

Per tutto questo, Giovanni Battista Morgagni è considerato il padre dell'anatomia patologica - così lo definì Virchow. Il suo contributo può essere contestualizzato nell'ambito dello straordinario sviluppo dell'anatomia tra Seicento e Settecento, periodo in cui questa disciplina divenne la "regina" delle scienze naturali. 

Una nuova patologia basata sull'anatomia si rese possibile grazie alla prospettiva meccanicistica che aveva caratterizzato questa scienza nel Seicento, in particolare con l'opera di Marcello Malpighi (1628-1694), che Morgagni considerava il suo maestro e indirettamente lo era, essendo stato Morgagni allievo di Antonio Valsalva (1666-1732) e Valsalva allievo diretto del Malpighi. 

L'approccio di Malpighi e degli altri "iatromeccanici" fu oggetto di un ampio dibattito in cui i fautori del meccanicismo e dell'empirismo si contrapponevano e si intrecciavano con i sostenitori della medicina galenica rispetto a quelli del metodo "moderno". Il metodo anatomo-clinico di Morgagni può essere compreso appieno solo se contestualizzato all'interno di questo dibattito.

http://www.cjcrcn.org/article/html_7075.html

https://www.imedpub.com/abstract/a-review-paper-on-worldwide-growth-of-pancreatic-cancer-and-its-treatment-33969.html

http://ppds.fk.ub.ac.id/ipd/world-pancreatic-cancer-day-its-about-time/

https://www.researchgate.net/publication/303118326_The_method_of_rational_medicine_of_Giovanni_Battista_Morgagni

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