lunedì 2 gennaio 2023

Un raysman per Darwin e le Galapagos

In questo post voglio parlare di un orologio prodotto dalla Casio dal 1998, la cui sigla è DW 9350. Esso presenta una cassa rotonda tradizionale, con una disposizione molto armoniosa di pulsanti e display. Il pulsante di retroilluminazione, gli influssi protettivi sulla custodia: tutto è al suo posto. Esso fu prodotto secondo diverse combinazioni di colori e sono tutte meravigliose. 

La serie ha preso il nome di Raysman, sul quale va fatta qualche riflessione. Il nome stesso è in sintonia con la parola "racer" - e questo è logico, perché l'orologio era legato alle regate di yacht che si svolgono nel Mediterraneo. Ufficialmente si chiamano così: Middle Sea Race MALTA

Gli orologi bianchi e blu hanno anche targhette e un fondello con un logo in rilievo. Ma perché Raysman e non Yachtman, per esempio? Nel peggiore dei casi, perché non Raceman

La massima protezione di 20 atmosfere consente all'orologio di sopravvivere in qualsiasi condizione difficile, sia in mare sia a terra. Pulsanti in gomma dura evitano pressioni accidentali.

Un paio di caratteristiche principali dell'orologio sono un  notebook e una batteria solare. Il notebook memorizza numeri di documenti personali, dati personali e diversi numeri di telefono di amici. 

Fino alla fine degli anni Novanta, la batteria solare appariva solo come idea e mostrava quanto presto l'orologio potesse facilmente diventare "eterno", eliminando la necessità di sostituire le pile. 

Inoltre, i moduli, sempre più ricchi di funzioni, hanno iniziato a divorare energia a vagonate e, di conseguenza, è necessario andare dall'orologiaio ogni due anni per installare una nuova batteria (e far controllare le guarnizioni di tenuta: lo so bene, visto che tra un po' Gigi passerà per la bottega se Rodio non me lo ruba prima con la sua zampetta lesta...).

Il pannello solare garantisce un'alimentazione costante laddove splende il sole; in assenza del raggio di sole (che il nome derivi da qui? Ray's man...?) l'orologio può risparmiare energia cessando di utilizzare alcune delle funzioni non attive. Questo è davvero conveniente e ora la necessità di monitorare la carica è scomparsa, perché è stata sostituita con l'indicatore di carica della batteria.

A questa serie appartiene forse il più raro di tutti i g-shock, che vedete in fotografia. Si tratta di un Raysman DW 9350 ideato per la Charles Darwin Foundation ed è noto come Galapagos Edition Raysman. Ha un'incredibile iscrizione incisa al laser sull'anello della lunetta, una speciale tartaruga gigante sul fondello e una tartaruga gigante nella retroilluminazione EL. Questo pezzo è stato indossato con parsimonia (e non da me, come capirete dal tatuaggio sulla mano non mia ma di un amico) e c'è solo qualche piccolo difetto. Carica alla grande e combinazione di colori davvero unica e accattivante.


Mah... che dite? Darwin sarà perplesso di fronte al fatto che gli è stato dedicato pure un G-Shock?

Nessun commento:

Posta un commento