lunedì 4 agosto 2025

Il freno a mano...

A questo link QUI è possibile vedere un breve video con alcuni scatti che ho fatto alle mie piante carnivore, con riferimento alla Sarracenia e alla Dionea. Avevo anche la Nepente e la Drosera, ma il freddo dell'inverno ha passato la sua falce; e in casa io tengo temperature non superiori a 12°C d'inverno, benché sia un amante del caldo tropicale.

In qualche paese dal clima tropicale e caldo mi sarebbe piaciuto trasferirmi, ma non mi è stato possibile, per questioni familiari sulle quali non mi dilungo ma che il mio affezionato lettore potrà immaginare. Ora potrei, ma sono troppo vecchio (lavorativamente parlando) e le mie condizioni di salute non mi permettono di stare troppo lontano dall'assistenza sanitaria che solo un paese industrializzato può garantire. Non posso pensare nemmeno di andarci in vacanza, per lo stesso motivo. 

Mi limito a vedere documentari e, di recente, anche qualche film ambientato ai tropici. Qualche giorno fa ho visto "Delitto ai caraibi", ambientato nell'isola della Martinica (sopra vedete la posizione nella cartina da me disegnata), con la città di San Pierre dominata dal vulcano La Pelee

Mare e spiagge sono eccezionali e così anche il paesaggio interno.

Sulla cartina di cui sopra, tutte le isole in rosso sono di interesse vulcanologico, con vulcani attivi o quiescenti che disegnano il sistema arco-fossa delle Antille. 

Sul sito dell'INGV, alcuni vulcanologi italiani raccontano le eruzioni e gli studi su questi vulcani. Metto i link a qualche articolo che ho letto di recente:

https://www.ingv.it/newsletter-ingv-n-9-novembre-2020-anno-xiv/piccole-antille-i-vulcani-del-mar-dei-caraibi

https://ingvvulcani.com/2021/04/12/la-soufriere-2021-cronaca-di-un-eruzione-violentissima/

https://ingvvulcani.com/2021/04/15/la-soufriere-di-saint-vincent-un-viaggio-nella-storia/

https://ingvvulcani.com/2021/04/28/catastrofi-inevitabili-e-catastrofi-reali-i-vulcani-dei-caraibi/

Come si evince leggendo questi resoconti, le eruzioni esplosive sono state anche fonte di distruzione per città importanti come San Pierre (1902) e come Plymouth (1995-7), nell'isola di Montserrat. Tutto questo non mi scoraggia tuttavia dalla voglia di andarci, almeno come turista: d'altronde, vivo in una zona di classe 1 per il rischio sismico, non vedo perché dovrei temere quello vulcanico

Almeno i vulcani quasi sempre annunciano le loro eruzioni e sono continuamente monitorati dagli esperti, considerando deformazioni del suolo, composizione dei gas vulcanici e altri parametri fisici relativi, sciami sismici, etc. I terremoti non si annunciano, irrompono e basta: attualmente non si possono prevedere. 

Ai terremoti, aggiungete lo scioglimento dei ghiacciai, le frane, i crolli in montagna e gli eventi atmosferici intensi che accadono anche qui, dove abito io. Non vedo perché debba temerli in altre parti del mondo. 

E qui la mentalità rétro dei miei familiari (da parte di padre), per i quali è meglio non vivere per la paura di morire, si scontra con l'invidia che ogni tanto provo per coloro che escono dalla commedia di questo mondo vivendo intensamente una loro passione. 

A me hanno trovato più comodo negare anche le passioni; e alla fine si muore anche così, lentamente, col freno a mano tirato, come ho avuto modo di scrivere recentemente in un mio stato di whatsapp.


Ma, sapete, prima delle passioni ci sono la famiglia, il matrimonio, la comunità, la parrocchia, la patria, i fascisti, i socialisti, le tessere, etc... per restare in tema (di Antille), affogherò tutto in un bicchierino di rhum.

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