L’ossido di propilene è uno dei cinquanta prodotti
chimici con il più alto volume di produzione al mondo.
Si ottiene per ossidazione del propilene: un processo recente (2008) e green, denominato HPPO, impiega come ossidante acqua ossigenata e opportuni catalizzatori, con la formazione di acqua come unico sottoprodotto.
Si ottiene per ossidazione del propilene: un processo recente (2008) e green, denominato HPPO, impiega come ossidante acqua ossigenata e opportuni catalizzatori, con la formazione di acqua come unico sottoprodotto.
A temperatura e
pressione ambiente appare come un liquido incolore, estremamente volatile, con
basso punto di ebollizione e un odore simile a quello dell’etere.
E’ altamente infiammabile, reattivo ed estremamente versatile e per questo impiegato nella fabbricazione di una vasta gamma di prodotti industriali e commerciali.
E’ altamente infiammabile, reattivo ed estremamente versatile e per questo impiegato nella fabbricazione di una vasta gamma di prodotti industriali e commerciali.
La quota maggiore è impiegata nella produzione di
polioli di polietere (70%), di propilenglicoli (20%) e di eteri di
propilenglicole (5%).
I polioli di polietere, ottenuti dalla
polimerizzazione dell’ossido di propilene, si adoperano nelle schiume, nella
produzione di tensioattivi per detergenti e di prodotti per altre applicazioni.
I polipropilenglicoli, ottenuti per reazione
dell’ossido di propilene con acqua, sono usati come agenti umettanti
nell’industria farmaceutica, nella cosmetica e nell’industria alimentare; come
fluidi refrigeranti e anticongelanti (antigelo delle automobili, in luogo del
più tossico glicol etilenico).
Gli eteri di propilenglicole si ottengono per reazione
dell’ossido di propilene con alcoli e fenoli. Sono impiegati come solventi in
vernici, inchiostri, resine e agenti pulenti.
Altri usi comprendono prodotti ottenuti per reazione dell’ossido di
propilene con:
- derivati fosforici (agenti ignifughi);
- ammoniaca (isopropanolammine per lavaggio di gas acidi);
- acido acrilico (idrossipropilacrilati);
- carboidrati (composti come amido o cellulosa propossilati sono usati
come eccipienti nell’industria farmaceutica).
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