Oggi, per motivi di lavoro, sono stato a Bassano del Grappa, ridente città in provincia di Vicenza, bagnata dal fiume Brenta e incorniciata a settentrione dal monte Grappa e, spostandosi verso ponente, dall'altopiano di Asiago.
Il centro storico conserva ancora tratti delle vestigia medievali, come le possenti mura...
… dalle quali si ammirano il corso del fiume e il celebre ponte, progettato dal Palladio, ricostruito in tempi moderni e oggi oggetto di restauro - osservate le numerose impalcature che permettono il solo transito pedonale.
Al ponte si giunge percorrendo viuzze strette e ripide, ma ben conservate.
Anche le caratteristiche torri merlettate ci riportano al tempo della signoria dei Da Romano, nota come famiglia degli Ezzelini dai nomi di alcuni celebri esponenti.
Il dominio della Serenissima comincia, anche per quest'angolo di Veneto, nel 1404 e le testimonianze si conservano un po' dovunque: anche nel menù del ristorante, dove come antipasto ho richiesto i calamari che vedete in foto...
... seguiti dai bigoi al ragù d'anatra (poi mi son fermato là, niente secondo e dolce finale).
Immancabile una visita al Museo della Grappa, presso la storica sede della Distilleria Poli, nei pressi del ponte: alcuni preziosi materiali ripercorrono la storia dell'arte della distillazione e del distillato tutto italiano noto come grappa, l'unico al mondo ottenuto a partire da un materiale solido, la vinaccia (sarpa, in dialetto veneto).
Ecco qualche esempio di vecchio alambicco dal sapore tutto alchimistico.
Qualche metro più a valle, presso lo storico locale della Ditta Nardini, si degustano vari prodotti dell'azienda: al bancone non chiedete quindi un banale spritz all'Aperol, ma uno spritz Nardini oppure un celebre "mezzo e mezzo".
Degustatelo seduti nella saletta interna, dalle cui finestre potete ammirare il corso del fiume.
Lungo "la Brenta" (nella lingua del popolo i nomi dei fiumi sono tutti femminili, come le cose importanti: la mamma, la famiglia, la fede, la chiesa, la scuola, la patria, la naja, le debite, la morte...) si trovano molti passaggi pedonali e/o ciclabili in mezzo al verde dei salici. E non potrebbe essere altrimenti nella città di Brocchi e di Parolini, grandi naturalisti vissuti tra XVIII e XIX secolo.
A far da custodi al nostro cammino, gli immancabili e (da me particolarmente) amati gatti.
Poi, come tutte le città venete, anche Bassano in questo periodo si sta preparando al Natale con le immancabili casette nelle piazze: ma un bicchiere di vin brulé lo si beve volentieri anche a Belluno.
Alla prossima! E un saluto al caro Amico bassanese FS!
MC
Ciao Marco, ti ho inviato una mail a commento di un particolare.
RispondiEliminaSarebbe troppo lungo qui.