Le Naeglerie costituiscono un insieme di organismi unicellulari più grandi e complessi rispetto ai batteri: appartengono al regno dei Protisti. Sono organismi eterotrofi: in natura, nelle acque stagnanti dove di solito vivono, le Naeglerie si nutrono di batteri.
La Naegleria fowleri (e solo essa, tra le trenta specie conosciute) può entrare nella nostra scatola cranica: là si nutre di cellule cerebrali, come racconta QUI la dottoressa Signorile, nella seconda parte dell'articolo pubblicato su Le Scienze.
Come vi giunge? Attraverso una sola via che descrivo qua sotto, nella foto fatta al post che ho messo sulla mia pagina facebook.
L'eponimo Naegleria ricorda il nome dello zoologo francese Mathieu Naegler (1867-1934), che nel 1899 descrisse per la prima volta una delle specie appartenenti al genere.
La N. fowleri con la grave patologia da essa causata è stata successivamente scoperta in Australia nel 1965 e descritta a partire dal 1970 da Rodney Carter (QUI) e altri.
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