sabato 10 ottobre 2020

Fishing time...

Navigando in Internet, mi sono imbattuto in Casio Fishing Gear, un nuovo orologio digitale che presumibilmente (almeno nelle intenzioni del costruttore) consente di conoscere i tempi migliori per pescare, calcolati utilizzando i dati delle fasi lunari

Il Fishing Timer trae ispirazione dal design di G-Shock. È contenuto in una robusta custodia in resina che ha un sacco di diverse trame, livelli e persino alcune viti false. Non è proprio l'orologio dall'aspetto più bello, esteticamente parlando. Magari non lo mettiamo per andare a una laurea o a un matrimonio. Ci sono varie versioni in vari colori, ma il modello verde scuro con testi arancioni è forse il più accattivante. 

Nonostante la cassa abbia dimensioni notevoli, da 45,3 mm, l'orologio è molto leggero e si indossa abbastanza bene. La star dello spettacolo è l'intera metà superiore del quadrante. Questo è ripreso dall'indicatore di pesca: mostra la probabilità di un buon momento per pescare su una scala da 1 a 5. Invece di un semplice numero, lo schermo digitale si riempie di piccole icone a forma di pesce. Quando stanno davvero "mordendo", lo schermo lampeggia ripetutamente "FISH": un invito ad avvicinarsi all'acqua. Funzionerà davvero? Ai pescatori l'ardua sentenza.

Una delle parti più divertenti dell'orologio è la possibilità di scorrere i singoli giorni e cercare ora per ora per vedere quando il pesce abboccherà. Quindi, è possibile impostare una sveglia per quel giorno, assicurando il pescatore di essere pronto per andare quando l'orologio lo dice. C'è anche un display delle fasi lunari sul quadrante principale e una piccola barra che si riempie ogni dieci minuti. 

Inoltre, l'orologio è dotato di cronometro, timer, tre sveglie, display doppio fuso orario, retroilluminazione e batteria da dieci anni. Un'idea regalo niente male per un amante di pesca, caccia e natura in genere...


... io, intanto, mi sono concesso questo modello, il G-9300. Oltre alle funzioni di cui sopra, esso è antiurto, con elettroluminescenza e soprattutto a ricarica solare: piccole celle fotovoltaiche incorporate alimentano l'orologio, immagazzinando l'eccesso di energia elettrica in una batteria, il cui livello è segnalato da un indicatore sul display. Ecco un'applicazione, su piccola scala, dell'effetto fotoelettrico - che ho spiegato nei giorni scorsi ai miei discepoli, brevemente descritto nella seguente slide:


Le leggi dell'effetto fotoelettrico sono state enunciate da Albert Einstein (1879-1955) nel marzo del 1905 e gli hanno meritato il premio Nobel per la fisica nel 1921. Si noti che quando Einstein scrisse quell'articolo era solo un ventiseienne impiegato all'ufficio brevetti di Berna: nello stesso anno pubblicò un lavoro sui moti browniani (in maggio), la relatività ristretta (in giugno) e l'equivalenza massa-energia (in settembre).

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