Come ho passato il giorno di Natale? Dedicandomi (finalmente) alla lettura. Telefono silenziato, coperta sulle ginocchia, scorta di cioccolato, libro in mano (grazie a Edda e ad Alberto, miei librai di fiducia, per averlo procurato) e atlante geografico sul tavolo, aperto sulla tavola dell'Africa fisica.
Le nevi dell'Equatore. Kilimanjaro, Kenya, Ruwenzori: è il titolo del libro che ho "divorato" in poche ore, opera di Mirella Tenderini pubblicata dal CDA - Centro Documentazione Alpina nel 2000 a Torino; una seconda edizione, quella da me letta, è del 2012.
Dalla ricerca delle sorgenti del Nilo all'ascensione del Kilimanjaro, del Monte Kenya e del Ruwenzori, "Le nevi dell'Equatore" ripercorre le tappe dell'esplorazione dell'Africa orientale.
Favoleggiate dall'antichità, le grandi montagne coperte di neve esistevano davvero, e forse erano i Monti della Luna, mitica culla delle sorgenti del Nilo, oggetto di esplorazioni e di audaci imprese nel cuore del Continente nero.
John H. Speke (1827-1864) |
I protagonisti di questo libro sono innanzitutto gli Europei, che per primi hanno salito le grandi montagne africane e i più grandi esploratori di quel continente (Burton, Speke, Stanley e Livingstone); ma anche i sanguinari re delle tribù autoctone, i missionari (cattolici e protestanti, che non andavano d'accordo nemmeno sull'evangelizzazione), i mercanti di schiavi (tutti arabi e musulmani, quelli nominati, a dispetto di un certo modo di insegnare la storia che a scuola parla esclusivamente della tratta voluta da francesi, inglesi, olandesi, portoghesi e spagnoli - a quanto pare con la benedizione della Chiesa), i guerrieri e gli avventurieri che si sono avvicendati in quelle terre.
E - non in ultima battuta - le popolazioni e le etnie di quel continente, da sempre travagliato da guerre, carestie ed epidemie, che stanno cercando a fatica di gestire un'autonomia - dopo secoli di asservimento, deportazioni e massacri.
Il libro ripercorre così uno dei capitoli più avventurosi dell'incontro dell'occidente con la natura selvaggia, durato più due secoli: dalla scoperta delle sorgenti del Nilo, alle salite delle più alte cime del continente.
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