giovedì 24 dicembre 2020

Dalle Falde del Kilimangiaro al Dallol...


Questo filmato, tratto dalla puntata del 25 novembre 2012 del fortunato programma televisivo "Alle falde del Kilimangiaro", ci riporta ancora in quella Dankalia di cui ho già detto in altre occasioni, ricordando Raimondo Franchetti e gli altri esploratori che per primi hanno attraversato quella regione o accennando alla Rift Valley.

Godiamo ancora delle immagini, così inusuali - sperando un giorno di poter ammirare quei posti dal vivo - e ritorniamo a riflettere sulla chimica prebiotica, le cui condizioni sono evocate nelle pozze idrotermali del Dallol.

Gli studiosi, analizzando quelle caldissime acque, nelle quali si concentrano sali e acidi, hanno trovato forme di vita capaci di resistere in un ambiente così inospitale: trovate QUI un interessante articolo sul tema, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. Oppure potete leggere qualcosa di più divulgativo QUI.

Tra gli studiosi del Dallol, ricordo qui la professoressa Barbara Cavalazzi, astrogeologa e astrobiologa: il prefisso "astro" non ci tragga in inganno, visto il periodo dell'anno, perché l'astrologia non c'entra nulla e la ricercatrice è una scienziata che si occupa di un ambito affascinante su cui spendo - troppo brevemente - due parole (l'ho fatto anche in classe: trovate il suo sito QUI). 

L'astrobiologia è una scienza relativamente giovane che, per mezzo di un approccio multidisciplinare, focalizza la sua attenzione sugli esseri viventi (procarioti) che vivono in condizioni estreme e per questo sono detti genericamente "estremofili": alofili se vivono in elevate concentrazioni saline, acidofili se vivono a pH molto bassi, alcalofili se vivono a pH elevati, barofili se vivono a pressioni altissime (come quelle delle fosse oceaniche), etc. 

Queste condizioni potrebbero essere analoghe a quelle verificantesi in oggetti celesti (pianeti, satelliti, asteroidi) dove potrebbero trovarsi forme di vita simili: ovviamente mi riferisco a batteri, non a omini verdi con le antenne.

Oltre che nel Dallol, organismi simili vivono nei laghi salati dell'Africa orientale oppure nel Mar Morto; mi chiedo se non vivano anche nell'acidissimo lago del vulcano Kawah Jien in Indonesia o nel Rio Vinagre che sgorga dal vulcano Puracé in Colombia.

Tornando con i piedi per Terra e sognando l'Africa, trascorrerò queste vacanze natalizie leggendo un po' di libri e articoli a tema. Il freddo umido della Val Belluna non invita di certo ad uscire di casa. Ringrazio il lockdown che mi dà un motivo in più per restare in pigiama e pantofole sui libri.


Nota: clikkando sulle parole in grigio, queste diventano blu e sottolineate: così vi si aprono i link agli articoli e ai siti consultati.

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