Un metodo pratico per produrre E (trans) alcheni da alchini è stato sviluppato diversi anni fa da alcuni chimici in Germania ( Angew. Chem. Int. Ed., DOI: 10.1002 / anie.201205946).
Come viene insegnato agli studenti di chimica organica, produrre alcheni con stereochimica Z (cis) dagli alchini è una "semplice" questione di semiidrogenazione con un catalizzatore avvelenato.
Fino a una decina di anni fa, tuttavia, non esisteva un modo ampiamente applicabile per trasformare direttamente gli alchini in E-alcheni. Karin Radkowski, Basker Sundararaju e Alois Fürstner del Max Planck Institute for Coal Research riferisce che un catalizzatore a base di rutenio (con cp* come legante) è in grado di eseguire proprio una tale trasformazione.
L'idrogenazione procede con buone rese e con elevata selettività E. La trasformazione tollera una serie di gruppi funzionali, inclusi esteri, ammidi, acidi carbossilici, chetoni, alcoli primari, eteri metilici e sililici e un tosilato primario incline all'eliminazione.
Anche i siti riducibili, come un gruppo nitro, un bromuro di alchile, il legame N – O di un'ammide di Weinreb, un nitrile aromatico e un alchene terminale rimangono intatti nelle condizioni di reazione.
L'aggiunta di triflato d'argento (quante volte l'ho sentita questa...) migliora anche la reazione. "Il nuovo metodo costituisce il primo protocollo di semiidrogenazione pratico, efficiente, tollerante ai gruppi funzionali, ampiamente applicabile e altamente selettivo per gli alchini", osservano i ricercatori autori dello studio.
Studi successivi confermano la versatilità dei complessi del Ru nell'idrogenazione di alchini ad alcheni trans e ipotizzano un meccanismo (con passaggi inusuali).
Chiudo con un'immagine di un complesso fosfinico di rutenio e iridio, anche questo attivo come catalizzatore.
Fonte: QUI. Ma anche QUI e QUI. Ulteriori interessanti considerazioni meccanicistiche: QUI.
NOTA: al solito, clikkando sui QUI vi si aprono le pagine con i collegamenti agli articoli su Rivista.
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