lunedì 18 aprile 2016

Dal petrolio al salone...

Il petrolio è la fonte di molti materiali di uso quotidiano. In un post pubblicato QUI qualche settimana fa avevo illustrato brevemente come da esso si ricavino carburanti e combustibili

Dalla distillazione primaria, a pressione atmosferica, si ricavano una serie di tagli che poi sono lavorati per ottenere i prodotti finiti.

Tagli petroliferi dalla distillazione primaria del greggio.

La prima operazione che i vari tagli subiscono è l'idrodesolforazione, la quale permette di eliminare i composti solforati sotto forma di acido solfidrico e di recuperare da esso lo zolfo - destinato infine alla produzione dell'acido solforico.

A differenza degli altri tagli, usati come carburanti e combustibili, la nafta è impiegata come carica per il processo di steam cracking, il quale permette di ottenere intermedi petrolchimici: etilene, propilene, butadiene, benzene, necessari alla sintesi dei prodotti di chimica fine.

Il processo di Steam Cracking, interpretato graficamente da Riccardo Rudatis.

La nafta, mista a vapor d'acqua (steam), è portata per un tempo brevissimo alla temperatura di 750-900 °C e quindi raffreddata bruscamente (quenching). Le grosse molecole degli idrocarburi saturi si spezzano in frammenti più piccoli, contenenti legami doppi o tripli, con contemporanea formazione di idrogeno. I vari idrocarburi sono successivamente separati gli uni dagli altri e ulteriormente lavorati, in vari modi, a seconda dei prodotti voluti.

Dall'etilene si ricavano:
  • etanolo;
  • ossido di etilene e quindi glicol etilenico e PEG;
  • alfa-olefine per la sintesi di tensioattivi (attraverso la successione delle reazioni di idroformilazione, idrogenazione, solfonazione e neutralizzazione con soda);
  • polimeri quali polietilene (PE), polistirene (PS), PET e PVC.
Dal propilene si ricavano:
  • alcol isopropilico e acetone;
  • ossido di propilene e quindi glicol propilenico e PPG;
  • glicerina;
  • polipropilene (il Moplen che i più anziani associano al sorriso di Gino Bramieri e delle vecchie pubblicità di Carosello).

Dall'isobutilene e dal butadiene si ricavano elastomeri.

L'inquadratura delle colonne del butadiene a Ravenna
in un fotogramma di "Deserto rosso" di M. Antonioni (1964).

Dal benzene, estratto dalla benzina di cracking, si ricavano, oltre ai prodotti ricordati QUI, anche:
  • acido salicilico e aspirina;
  • acido p-idrossibenzoico e parabeni;
  • fenoli e aniline per preparare coloranti e tinture;
  • alchilbenzensolfonati di sodio (tensioattivi anionici).
Dal toluene si preparano: 
  • alcol benzìlico;
  • benzaldeide;
  • acido benzoico e benzoati;
  • saccarina.
Oltre al petrolio, anche il metano è fonte di importanti materie prime: ma di esso avevo già detto QUI quel che serve sapere in ordine ai nostri scopi.









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