Sabato scorso ho accompagnato alcuni amici sul Col Visentin, la cima a sud di Belluno che raggiunge l'altezza di 1764 metri sul livello del mare.
Per raggiungerla, siamo partiti dalla Casera, in Nevegal e abbiamo percorso a piedi il tragitto, seguendo una via carrabile (con jeep o fuoristrada), un po' ripida nel versante iniziale e poi tranquilla fino alla meta.
Se il meteo lo avesse permesso, sarebbe stato possibile ammirare:
- a sud la pianura veneta e il sole specchiarsi nell'Adriatico;
- a nord le punte delle Dolomiti bellunesi.
In compenso abbiamo contemplato la Val Belluna (sopra) e la conca dell'Alpago (sotto).
Al centro della foto vedete il lago di Santa Croce, frequentato da molti appassionati di sport velici e di campeggio, provenienti anche dall'Europa settentrionale.
Riflettevo sul fatto che questa camminata tranquilla, semplice e in sicurezza (non ci sono tratti esposti o attrezzati) è stata da me percorsa negli ultimi anni quasi solamente in compagnia di amici non-bellunesi, per lo più persone conosciute ai tempi (particolarmente felici, se eccettuati gli ultimi mesi) dell'università.
Tralascio le conclusioni, ma non nascondo che, quando decisi di affrontare un secondo percorso post-diploma, una delle motivazioni più forti fu la speranza di potermene andare dalla cittadina natale, speranza ovviamente disattesa - come, d'altro canto, molte altre e per questo non spero più niente.
Sarà sempre per colpa della mia eccessiva "puzza da prete", com'ebbe a dire una nota "mente eletta" dell'italica scienza?
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