giovedì 17 settembre 2020

Riassunto della prima settimana...

Ho cominciato "bene" la prima settimana di scuola. Lunedì mattina, lezione. Lunedì sera: febbre a 38°C. Si aggiungono altri sintomi - non respiratori ma intestinali. Martedì mattina avviso la scuola della mia assenza, chiamo il medico e parte la "trafila Covid" - anche se non di Covid si tratta.

Mercoledì mattina, coda in drive in all'ospedale per il tampone (che sarà negativo); nel frattempo mi sono chiuso nel mio appartamentino in campagna nel più completo isolamento, che ho trascorso tra il letto, il bagno e le immancabili puntate del dottor House.

Qua e là, qualche lettura leggera: libri a tenermi compagnia non ne mancano e ogni tanto poi un'occhiata a facebook la si dà, trovando anche là - strano ma vero - cose interessanti.

Riprendo in questo breve post il seguente appunto del prof. Enrico Galiano, di qualche giorno fa: 

"La questione è semplice: ci sono insegnanti negazionisti. Intendo proprio dire insegnanti che affermano che il virus non esiste, che è una bufala architettata per controllarci. Anche insegnanti di scienze, eh. Giuro."

Anche per il manzoniano don Ferrante la peste non esisteva: non era accidens, non era substantia, quindi non poteva esistere. E morì come un eroe di Metastasio maledicendo gli astri. 

Ah! Gli eroi di Metastasio muoiono più o meno come nel seguente video. Non dite che muoiono di noia: forse si dimenticano di respirare, tra una nota e l'altra.

Comunque sia, un insegnante non è un ricercatore e non è un legislatore: nel suo ruolo di funzionario/pubblico ufficiale non si interroga sull'esistenza del virus, ma deve applicare i regolamenti, far si che gli studenti interiorizzino le norme e, certamente, anche discuterne il perché in classe. 

Il Covid è un'occasione per parlare di storia e di geografia, per ritornare all'educazione civica, per approfondire alcuni concetti chiave della microbiologia medica, per imparare che i virus applicano alla lettera il principio dell'uguaglianza. Colpiscono tutti, indistintamente: il ricco e il povero, l'ignorante e il dotto, chi sta a nord e chi a sud, chi ad est e chi ad ovest... 

Noi possiamo difenderci e difendere il nostro vicino curando noi stessi con gesti semplici: la mascherina, il lavaggio delle mani, la distanza. Cose che non sono nuove ma che sono state dimenticate: costituiscono i medesimi suggerimenti che sui libri di scuola di nonni e bisnonni venivano prescritti per evitare la diffusione del mycobacterium tubercolosis

Poi c'è la questione vaccino, sulla quale si scrive di tutto e il contrario di tutto e per la quale ho già ricevuto insulti e minacce. Vi regalo questa perla dalla campagna elettorale delle scorse settimane:


Cosa sia la luciferasi, lo avevo accennato QUI: ebbene, come vedete leggendo il post, non ha nulla a che vedere con angeli ribelli e caduti che preferiscono regnare all'inferno piuttosto che servire in paradiso, come scriveva Milton nel satan's speech da The paradise lost

La precedente immagine si accompagna bene a questa:


Come sulla questione vaccino, anche sulla questione microchip glisso. Già se ne scrive su altri siti. Tuttavia, non faccio mistero del fatto che tutto l'entusiasmo tecnologico di Musk, con molte sue idee, non riesce a conquistarmi. Neanche un po'. Parafrasando Milton, meglio regnare in mezzo alla Natura che servire nella Tecnologia. O peggio, farsene schiavo.

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