A partire dagli anni Settanta, al fine di produrre vari isocianati, le carbonilazioni di composti nitroaromatici hanno cominciato a costituire un insieme di reazioni molto interessanti per l'industria e quindi molto studiate.
Queste reazioni, che eliminano il fosgene e e quindi tutti i pericoli connessi alla sua manipolazione, presentano molti vantaggi rispetto alla via tradizionale effettivamente utilizzata per la produzione di isocianati.
I complessi metallici del "gruppo VIII" costituiscono attualmente i catalizzatori più interessanti per queste trasformazioni e una parte della ricerca accademica è condotta in questo campo.
QUI avevo ricordato la tesi del dottor Luca Pietrobon sulla sintesi delle difeniluree per carbonilazione del nitrobenzene catalizzata da complessi di palladio.
Anche nella mia amata tesi per la laurea triennale avevo studiato una carbonilazione del nitrobenzene, condotta in un sistema diverso rispetto a quello di Luca, sempre con complessi di Pd come catalizzatori.
Nel 2011, la reattività dei complessi di palladio con i ligandi bidentati di diarilfosfano è stata studiata nella reazione del nitrobenzene con CO nel metanolo.
Un'attenta analisi delle miscele di reazione ha rivelato che, oltre ai prodotti di riduzione frequentemente riportati di nitrobenzene [metil-fenil-carbammato (MPC), N,N‐difenilurea (DPU), anilina, azobenzene (Azo) e azossibenzene (Azoxy)], grandi quantità di prodotti di ossidazione di metanolo costituiscono miscele di coprodotti - quali dimetilcarbonato (DMC), dimetilossalato (DMO), metilformiato (MF), acqua e CO.
Da queste osservazioni, si conclude che diversi processi catalitici operano simultaneamente e sono accoppiati tramite intermedi catalitici comuni.
Partendo da un complesso fosfinico di Pd zerovalente, composto formato in situ, l'ossidazione a un composto di palladio bivalente può essere ottenuta mediante deossidazione del nitrobenzene:
1) con due molecole di CO;
2) con due molecole di CO e i protoni acidi (rilasciati dal gruppo OH) di due molecole di metanolo;
3) con tutti e quattro gli atomi di idrogeno di una molecola di metanolo.
La successiva riduzione del palladio bivalente a palladio zerovalente rende catalitico l'intero processo, formando allo stesso tempo Azo, Azoxy, MPC, DPU e anilina.
Gli estensori dello studio linkato in fondo propongono che la specie Pd-imido sia l'intermedio chiave centrale che può collegare insieme tutti i prodotti di riduzione del nitrobenzene e tutti i prodotti di ossidazione del metanolo in uno schema meccanicistico unificato.
Si è dimostrato che il verificarsi relativo dei vari processi catalitici dipende dalle caratteristiche dei catalizzatori, come imposto dalla struttura del legante.
Fonte: QUI
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