Ieri, 8 settembre, ho trascorso tutta la giornata in città: si riprende gradualmente a lavorare, presto a pieno ritmo. Le prime riunioni e gli ultimi esami si susseguono e tra tutto ciò trovano posto anche gli aperitivi con i colleghi, vecchi e nuovi.
Il centro storico cittadino è affascinante, anche se non può competere con la vicina Venezia: qua il Monte di Pietà, là ecco la casa del Brustolon, poco più in giù il seminario, l'archivio di stato, Porta Rugo; e alzando lo sguardo troneggia l'angelo sulla cipolla del settecentesco campanile, progettato da Juvarra, accanto alla Cattedrale dedicata a San Martino.
Varcando il portone della cattedrale, ove gli stili romanico, barocco e contemporaneo convivono (o confliggono?), si disvela un interno a tre navate. Soffermandomi a contemplare gli altari laterali, scopro una Deposizione di Palma il Giovane (1544-1628), che potete scorgere in uno sbrigativo scatto sopra e che personalmente mi ricorda la realizzazione che Simone Peterzano (1535-1596) ha dato dello stesso tema, conservata nella chiesa di San Fedele a Milano. Eccola.
Entrambi i due pittori lavorarono nella bottega del Tiziano a Venezia: forse Simone lasciava la Laguna mentre l'adolescente Palma aveva da poco iniziato il suo apprendistato, intorno al 1561.
I santi della grande Riforma cattolica (sopra) e la conversione di San Paolo (sotto) sono stati invece dipinti da Gaspare Diziani (1689-1767), bellunese di nascita (De Cian era il suo cognome originario) e veneziano di formazione.
Ecco lo schizzo per una pietà, conservato alla Morgan Library e pubblicato su Pinterest, che Diziani mai eseguì: ma è bella anche così.
Se dovessi scegliere una colonna sonora da abbinare alla raffigurazione... ecco, questo Vivaldi farebbe certamente il suo dovere. Signorsì! Buon ascolto e buon proseguimento di navigazione.
Belle immagini, soprattutto lo schizzo preparatorio per la Pietà, e sempre splendido Vivaldi!
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