venerdì 15 marzo 2024

Chiodi e dolori...

Nella giornata di ieri, 14 marzo, sono stato accompagnato da due chiodi fissi

Il primo, estremamente doloroso, era conficcato nella fossa iliaca sinistra, in corrispondenza del diverticolo al colon che talvolta si infiamma, specie quando cedo alla tentazione di ingerire cibi e bevande che non dovrei.  


Il secondo, più arcano, era puntato nella mia mente: pi greco, quel 3.14 che abbiamo imparato a conoscere in quarta elementare per calcolare l'area del cerchio, che vedete anche in fotografia sul datario dell'orologio (beh, d'altronde era il pi-day, giornata internazionale della matematica) e che, irrazionale e trascendente, continua con una successione infinita di cifre, raccontata nel video seguente, tratto dalla serie Person of interest (stagione 2, episodio 11).


Pi greco è noto anche come costante di Archimede: al matematico di Siracusa dobbiamo la sua "scoperta" e anche il simbolo, dall'iniziale del termine greco periphereia usato per indicare la circonferenza. E chi ricorda ancora qualche cosa di geometria, sa che ritroviamo il suo simbolo in varie formule che oggi si faticano ad imparare e a tenere a mente.


A proposito di periferia e di Siracusa: ho ricordato recentissimamente in un certo contesto - sul quale glisso - che a settentrione dell'antica polis si trova uno dei Siti di interesse nazionale

Ho tentato di illustrarlo (troppo) brevemente proiettando un servizio de Le Iene di qualche anno fa e condividendo la lettura di alcuni testi, tra i quali un editoriale di Marco Cattaneo (Le Scienze, 633, maggio 2021): il peso delle cicatrici del passato

Quasi ogni provincia d'Italia ha le sue cicatrici, più o meno con la medesima scaletta: il miraggio del lavoro, l'illusione del progresso, la natura stuprata, i morti, il silenzio. E tante promesse mai mantenute, tanti denari finiti chissà dove. 

Restano il dolore e le lacrime. Per i suoi figli, anche quelle della Madonna.


V. Bellini (1801-1835), Salve Regina

3 commenti:

  1. Grazie di questo ripasso sul Pi greco e del brano di Bellini! Un viaggio d'istruzione a Siracusa - e immagino non solo lì - è bellissimo!

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    1. Un viaggio a Siracusa (e in tutta la Sicilia) merita, magari lontano dai siti di interesse nazionale. Peccato che buona parte di quel bendidio gastronomico che hanno là mi sia proibito: però una bottiglia di Nero d'Avola dovrò stapparla presto!

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  2. Sono stata 10 anni fa in Sicilia, con un viaggio che ha toccato Siracusa, Catania, Noto, Modica, Scicli, Ragusa, Caltagirone, Piazza Armerina e Agrigento. Era fine maggio con un clima perfetto e mi è piaciuto tutto, gastronomia compresa! Dalla pasta ai pistacchi il primo giorno a Catania, ai dolci di pasta di mandorle a Noto e a certe fantastiche focacce alle olive in un agriturismo dalle parti di Donnafugata! Una favola!!! Senza dimenticare il cioccolato di Modica e certe meravigliose spremute di arancia prese su bancarelle per strada a Siracusa!

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