Da domani pomeriggio potrò considerarmi "in vacanza". Il guaio è che anche quest'anno trascorrerò la pausa estiva a casa. Sono fortunato: ho una casa, ho un giardino, ho tanta pace (o quasi, patriarca permettendo). Muoio dalla stanchezza; e ancora di più, muoio dalla voglia di muovermi, ma spese impreviste hanno esaurito il cash.
Mi diletto a preparare le lezioni per l'autunno (sbirciate nelle foto sopra...) e penso alle isole Eolie e ai Campi Flegrei, reconditi desideri vacanzieri a tema naturalistico. Mi limito pertanto a vedere fotografie e documentari, come il seguente, che racconta la nascita di Monte Nuovo, con l'eruzione del 1538.
Siamo a ovest di Napoli, una zona particolarmente delicata dal punto di vista vulcanologico, con mezzo milione di persone che vivono sopra un insieme di crateri, tra i quali serpeggiano fanghi ribollenti, acque termali ed emissioni gassose. Composti dello zolfo e dell'arsenico, che escono dalle bocche come gas, si raffreddano e per brinamento danno origine a cristalli di minerali unici - alcuni dei quali ritrovati solo qui.
Oggi, il Monte Nuovo appare così, tutto ricoperto di verde, abbracciato alla base da case e strade. Poco più in là, il Lago Averno, ove Virgilio pose l'ingresso all'oltretomba.
L'altro mondo può aspettare, per quanto mi riguarda. Ci sono tante cose belle in questo da vedere e da apprezzare, nonostante i predicatori di consuetudini e la loro spazzatura morale. Chissà che la Fortuna possa essere un giorno meno avara con me di quella cantata da Orff nei suoi Carmina Burana!
(Musica di C. Orff - Dipinti di W. Turner)
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