sabato 4 aprile 2020

Lidenbrock...


Ho imparato ad amare questo romanzo di Verne fin da ragazzino e l'amore per quelle pagine mi è stato inculcato da mio nonno, scomparso ormai quasi dieci anni fa.

Ogni tanto sfoglio il volumetto e rileggo qualche capitolo. Apprezzo particolarmente la descrizione del professor Lidenbrock, posta sulle labbra dell'assistente-nipote all'inizio della narrazione, nella quale ritrovo me stesso, sebbene non sia geologo, non sia un accademico, non sia tedesco e non sia un pozzo di scienza. Per quanto riguarda la collera, l'avarizia e l'insegnamento soggettivo... direi che ci siamo.


Ah! Non sono più nemmeno troppo avventuroso, anche se qualche follia l'ho fatta da giovane, all'insaputa di chi avrebbe voluto insegnarmi ad esistere ma non a vivere per paura di dover morire.


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